Agricoltura, Cva e 100 milioni, la minoranza attacca il governo: “Campioni olimpici di annunci”
La questione dei 100 milioni di euro allo Stato, la vicenda Bccv, l’annullamento della nomina di Rubbo e ancora la situazione del mondo agricolo. La minoranza con una conferenza stampa accende i riflettori sulle “mancate risposte” ricevute questa mattina dal governo regionale su “temi toccanti che riguardano la comunità”.
“Siamo di fronte ai nuovi Re Mida valdostani – dice Pierluigi Marquis di Stella Alpina – campioni olimpici sotto il profilo degli annunci, ma guardando ai risultati vediamo una Valle in estrema difficoltà”.
Martedì scorso, secondo quanto riferisce la minoranza, l’Assessore all’agricoltura, quello alla sanità e il presidente della Regione hanno organizzato un incontro “carbonaro” ad Arnad con “30/40 persone” sui cantieri forestali.
“Ci è dispiaciuto – sottolinea Albert Chatrian di Alpe – perché i valdostani potenzialmente interessati sono 1500 e quindi era giusto per tutti avere pari opportunità di informazione”.
Alla minoranza non è piaciuto inoltre l’invio da parte di un funzionario dell’assessorato all’Agricoltura di un sms agli agricoltori “che annunciava il pagamento della misura compensativa per il 2016”. Un messaggio con obiettivi elettorali, attacca la minoranza.
I gruppi di opposizione si dicono poi preoccupati per la questione finanziaria aperta con lo Stato.
“Le delibere di Giunta stanno assegnando solo quelle risorse che sono in disponibilità, non i 99 milioni di euro. Le certezze stanno diventando degli auspici – prosegue Elso Gerandin di Coalition Citoyenne Mouv – Queste cose o si risolvono in uno o due consigli oppure la Valle d’Aosta sarà altro rispetto a quanto dipinto”.
Di “annunci” parla anche Alberto Bertin citando le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione, Viérin che si è detto favorevole sulla quotazione in borsa di Cva a consultare i cittadini. “Il vero modo per farlo è il referendum consultivo che però è stato bocciato dal Presidente della Giunta”.
Infine sempre Bertin sulla vicenda Bcc: “la politica non può continuare a far finta di nulla, ignorando condizionamenti gravi da parte della politica al sistema economico”.
Sul tema interviene dai social anche Andrea Padovani che scrive: "Il compito della politica deve essere quello di lavorare per la collettività, non certo quello di sfruttare posizioni e potere per ottenere vantaggi personali. Comportamenti come quelli evidenziati dal giudice non fanno altro che inquinare il sistema e fanno perdere la credibilità proprio di quelli che dovrebbero lavorare per il bene delle valdostane e dei valdostani".