Agricoltura, la minoranza regionale chiede gli anticipi sul Piano di Sviluppo rurale
“Le bugie hanno le gambe corte”. È tranchant il commento dei gruppi consiliari regionali di opposizione Alpe, Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée, Movimento 5 Stelle e Coalition Citoyenne-Mouv dopo la riunione di questa mattina, giovedì 8 febbraio, della seconda e della terza Commissione consiliare durante la quale è stato audito il Presidente Vival – l’Associazione viticoltori valdostani – Stefano Celi riguardo la situazione della viticoltura valdostana.
“Il Presidente della Vival – spiegano i consiglieri di minoranza – ha rappresentato una situazione di difficoltà per le aziende e le associazioni, visti i ritardi di oltre due anni nei pagamenti, e ha auspicato che l'Amministrazione regionale metta a disposizione gli anticipi riguardanti le misure del Programma di sviluppo rurale degli anni passati, al fine di sostenere l'attività di un settore che ha subito nel corso del 2017 significativi danni derivanti da eventi atmosferici avversi e per non pregiudicare l'azione delle associazioni e la loro partecipazione a iniziative promozionali, quali ad esempio l'imminente Vinitaly”.
“L'audizione di oggi – aggiungono ancora i consiglieri di opposizione – ha quindi smentito chiaramente le parole dette ieri in Consiglio dall'Assessore Nogara, quando in risposta ad una nostra mozione che sollecitava il Governo a prorogare fino al 2020 gli anticipi per il finanziamento degli aiuti alle aziende agricole in attuazione del Psr 2014-2020, aveva dichiarato che ‘il mondo agricolo non vuole più gli anticipi’. Una smentita che ha lasciato sconcertati tutti i Commissari”.
“È questa l'ennesima dimostrazione – conclude la nota dei gruppi di minoranza – di un Governo più attento agli slogan e all'immagine che alla soluzione dei problemi che gravano sulla comunità valdostana”.