Aosta, a luglio si sperimenta la “semipedonalizzazione” dell’Arco d’Augusto
L’argomento è annoso e, storicamente, anche uno di quelli più discussi degli ultimi anni: la pedonalizzazione dell’Arco d’Augusto. Tra speranzosi e scettici potrebbe essere questo l’anno della “quadra”: sarà in realtà una “semipedonalizzazione”, ma soprattutto c’è una data di massima, ovvero luglio, al massimo agosto.
Il Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, che aveva rispolverato la questione due anni fa, si dice pronto a partire e svela i dettagli del progetto: “È un’idea di cui si parla un po’ – spiega –, anche se i progetti iniziali prevedevano teoricamente la chiusura di tutta l’area, compreso il vecchio ponte e una parte di via Garibaldi. Questo però avrebbe preteso un passaggio veicolare tutto su via Monte Emilius, con la costruzione di una rotonda in cima e una alla fine della strada”.
A venir chiusa, quindi, sarà la porzione dall’angolo est del parcheggio – che avrà quindi solo un’entrata e un’uscita su viale Federico Chabod, escludendo l’uscita che dava sulla rotatoria – fino all’ingresso di via Sant’Anselmo. Una grossa “curva”, insomma, da via Garibaldi per immettersi in viale Chabod.
Sulle tempistiche il Sindaco ha le idee precise: “Ci siamo incontrati con i tecnici ed il progetto dovrebbe filare, anche se siamo coscienti che sul ponte nuovo le rotonde saranno un po’ più caricate di traffico. Faremo un passaggio in Commissione consiliare e avremo poi un incontro con la Regione e la Soprintendenza, che hanno la proprietà dell’Arco, con l’amministrazione regionale che potrebbe essere anche interessata ad aumentare l’area verde di fronte al monumento, per dargli più ‘respiro’. Servirà poi fare anche un passaggio con la Svap e l’Ufficio regionale per il trasporto pubblico, che comunque non dovrebbe subire modifiche significative. Infine, abbiamo in mente una riunione aperta con i commercianti e gli abitanti per arrivare a sperimentare questa ‘pedonalizzazione’ a luglio/agosto approfittando delle scuole chiuse, ma restituendo un bel prodotto a livello turistico”.
Sulle cifre, Centoz non si sbilancia: “I costi ipotizzato per ora non sono un granché – conclude il Sindaco –, serviranno per qualche ‘dissuasore’ che impedisca agli automobilisti di andare dove non sarà più possibile, qualche parapetto e qualche panchina come elemento di arredo urbano”.