Aosta e lo ‘squilibrio’ di bilancio. Marzi: “Andiamo in pareggio con l’avanzo amministrativo”
“L’equilibrio di bilancio, per la prima volta nella storia del Comune di Aosta, si configura come ‘squilibrio’”. Non si nasconde certo dietro ad un dito l’assessore comunale alle Finanze, Carlo Marzi, chiamato a relazionare in IV Commissione consiliare sulla variazione al previsionale 2015/2017.
Lo squilibrio ammonta a 2,7 milioni di euro: “Il bilancio previsionale ha assolutamente retto – ha spiegato Marzi – lo squilibrio è dovuto a 1,7 milioni in meno da trasferimenti regionali e 1 milione mancante dal Servizio Idrico integrato”. Soldi, quelli dell’acqua, che però rientreranno nelle casse comunali ad aprile: “Ora – prosegue Marzi – non si può sapere quanta acqua si consumerà tra settembre e dicembre. Il bilancio è passato da un sistema ‘a competenza’ ad un sistema ‘a cassa’, e si calcola solo quanto realmente incassato. Al consuntivo ad aprile si incasseranno soldi del prossimo quadrimestre come sempre”.
Lo squilibrio di bilancio verrà recuperato, quindi portato in pareggio, grazie all’avanzo di amministrazione: “Le uscite ammontano a 62 milioni – prosegue Marzi – e le entrate a 59,3. Lo squilibrio viene coperto attingendo all’avanzo, che ammonta a 7,6 milioni di euro, e che riesce a compensare ampiamente questo problema”.
Variazione al previsionale che ha avuto il ‘via libera’ anche dal Revisore dei conti unico del Comune, Stefano Mazzocchi, anche se il futuro – con l’entrata in atto di nuove regole sul bilancio – pone nuovi interrogativi: “Il ‘bilancio armonizzato’ – spiega Marzi – sarà protagonista del 2016 come il Patto di Stabilità lo è stato negli scorsi due anni e mezzo. Sarà un passaggio epocale, anche nella testa della parte gestionale del Comune”.
Patto di Stabilità che, comunque, è destinato ad essere nuovamente sforato: “Per il 2015 – conclude l’assessore – la situazione del Patto obiettivo è nell’ordine del 3milioni 300mila euro, ma siamo lontani dal ‘saldo obiettivo’ di 9,6 milioni. Già nella prima parte dell’anno abbiamo cercato di intervenire sul Patto per dare continuità a chi avrebbe preso possesso della nuova amministrazione ”.