Aosta, il nuovo governo regionale “salva” Marzi. Il Comune “Alla ricerca della stabilità perduta”?
Forse, dopo tre anni di una travagliata consiliatura, è proprio l’alleato più “complicato” e "scomodo" di queste ultime stagioni a venire incontro alla stabilità politica del Comune di Aosta: la Regione.
Dai tempi del “Ribaltone” del 10 marzo 2017 la tranquillità in piazza Chanoux è minata dallo scisma tutto interno a Stella Alpina che, spaccatasi a metà dopo lo strappo con l’Union Valdôtaine a firma Marzi-Marquis e in seguito con la parte divenuta poi Epav, si è tradotto nel malumore – quando non nell’aperto dissenso – nei confronti di Carlo Marzi, assessore alle Finanze circondato da unionisti.
Malumori che il nuovo Consiglio regionale sembra aver dissipato: “In questo senso non c’è nessun problema – spiega il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz –, l’Assessore Marzi in questo momento non è più in discussione”. Discorso anche di opportunità politica, dal momento che con l’Uv all’opposizione in Regione ed il Partito Democratico addirittura sparito dagli scranni di piazza Deffeyes, i due movimenti hanno tutto l’interesse a tenere in piedi il governo del Capoluogo.
Il “Rimpasto” di Giunta, che da tempo sembra dietro l’angolo, è comunque necessario, visto l’ingresso in Consiglio Valle dell’ormai ex Assessore comunale alle politiche Sociali Marco Sorbara. La sua sostituzione va però concertata: “Io ho una visione sulla sostituzione di Sorbara – prosegue Centoz –, ma naturalmente va fatto prima un passaggio con le Commissioni politiche e le Segreterie. Potrebbe non esserci una semplice sostituzione, ma anche una ridistribuzione delle deleghe, per dare slancio allo ‘sprint finale’ di questi prossimi due anni di consiliatura”.
Qui si inserisce anche la richiesta di Epav, che tempo fa segnalava come la presenza di un suo membro nell’esecutivo comunale sarebbe opportuna. Il nome che gira è sempre quello di Luca Girasole. Centoz considera tutte le ipotesi: “La quota in Giunta di Epav va presa in considerazione – commenta il Sindaco – anche perché è parte integrante di questa maggioranza. Tutti i movimenti però sono liberi di mettere sul tavolo le proposte per discuterne”.
Il nuovo governo regionale apre così scenari apparentemente più sereni per l’Amministrazione del Capoluogo: “Io ho sempre e solo avuto a cuore la stabilità del Comune e una sua certa autonomia nei confronti della Regione. So benissimo che la mia carica di Sindaco deriva da accordi presi a livello regionale, ma so anche che non abbiamo mai modificato l’assetto del Comune solo perché cambiavano le cose a Palazzo regionale”. Con Centoz che si lancia in un’altra disamina: “Del resto, senza l’allargamento di maggioranza a Uvp probabilmente anche in Regione avrebbe retto l’alleanza stretta tra Uv, Pd e Stella Alpina, che a quel punto non si sarebbe divisa”.
Sul Comune spesso in “bilico” tra i capricci di Palazzo Deffeyes Centoz chiude, di fatto blindando la maggioranza di piazza Chanoux: “Da un anno e mezzo/due c’è chi continua a scherzare col fuoco. Un fattore che ha già contribuito a consegnare la Regione alla Lega, e mi auguro che non si voglia fare lo stesso con il Comune”.
E, vista la crisi dei “partiti autonomisti” – non solo quelli “storici” –, l’impressione è che nessuno, oggi, voglia rompere il “giocattolo” del Comune di Aosta.