Aosta, la maggioranza rischia la spaccatura. L’eco della Regione arriva in piazza Chanoux
Come prevedibile l'onda lunga del 'ribaltone' in piazza Deffeyes, ancora lungi dall'essersi concretizzato, comincia ad avere effetti che escono dalle mura del palazzo. Uno di questi effetti, in realtà, ha 'solamente' cambiato palazzo, arrivando inevitabilmente a piazza Chanoux dove, ad ora, la coalizione Uv, Pd-Psi e Stella Alpina esiste ancora. 'Niveaux différents' o meno sembra comunque un salto nel tempo per un motivo semplice: esiste, in Comune ad Aosta, ancora una sola Stella Alpina.
Stella Alpina che esprime in giunta comunale l'assessore all'Ambiente Delio Donzel – fresco di rinuncia al 'salto' in Consiglio Valle – e soprattutto Carlo Marzi, assessore alle Finanze ma, anzitutto, Segretario degli stelluti e tra i fautori dell'appoggio alla mozione di sfiducia costruttiva per far cadere Rollandin.
Ma non solo, tra i banchi del Capoluogo il capogruppo di Stella Alpina è Luca Girasole che, interpellato, rompe gli indugi. Il futuro del Comune di Aosta non è mai stato così traballante.
“Ritengo molto probabile che la crisi politica in atto in Regione possa avere delle ripercussioni su quello che è il Governo del comune capoluogo” spiega Girasole una volta contattato, facendo una considerazione sul legami tra i due palazzi. Legame che le dinamiche stellute rischiano di far saltare: “È evidente – spiega ancora – come all'interno di Stella Alpina si erano definite due linee di pensiero diverse e contrapposte che facevano fatica a coesistere. La mia posizione, condivisa anche dall'assessore Donzel e dalla consigliera Dosio, è quella che guarda alla coalizione che nel 2015 ha vinto le elezioni e che ricordo era composta da noi, Union Valdotaine e PD-PSI”.
E i famosi 'livelli differenti' tra Comune e Regione? Girasole non ha dubbi al riguardo: “È evidente come Regione e Comune di Aosta non possano essere considerati Niveaux Differents, dal momento che la coalizione che ha vinto le elezioni comunali del capoluogo è nata a seguito dell'allargamento della maggioranza regionale avvenuto con l'ingresso del PD e successivamente di Uvp”.
Insomma, se non è una rottura – che parte da Stella Alpina ed entra anche in piazza Chanoux, minando una consiliatura già piuttosto travagliata – poco ci manca”.