Aosta: sgombero neve, sanzionata la ditta inadempiente

17 Gennaio 2018

La grande nevicata dicembrina torna a fare capolino nel Consiglio comunale di Aosta. Sotto i riflettori della minoranza – con un tripla interrogazione targata MoVimento 5 Stelle, gruppo Misto e Altra VdA – è ancora lo sgombero neve che tante polemiche ha creato.

In particolare la consigliera Carola Carpinello si chiede perché “il lotto F dell'appalto, che si occupa di via Saint-Martin-de-Corléans e degli impianti sportivi, è stato aggiudicato con il 31% di ribasso. E perché abbiamo visto situazioni come quella del parcheggio di via Garin, con un cartello che annunciava lo sgombero neve il 21 dicembre ma poi pulito tra il 4 ed il 5 gennaio?”, oltre a “vie che mostrano chiari i segni sull'asfalto di interventi malfatti dalle aziende che hanno fatto lavori, come Telcha ed il cantiere della Nuova Università”.

Un “Servizio di sgombero neve fallimentare – spiega invece Patrizia Pradelli, M5s – con l'Assessore che dice che dovrebbero partire le sanzioni alle ditte, ma l'atto doveroso nei confronti dei cittadini era quello di prevedere la grande nevicata”.

Sanzioni e solleciti partiti, come spiega l'Assessore comunale ai Lavori pubblici Valerio Lancerotto: “È vero, per il lotto F ci sono stati problemi, la ditta è stata richiamata ma non avendo visto miglioramenti in sede di redazione della contabilità abbiamo applicato le penali previste dal contratto. Abbiamo sollecitato anche Telcha per intervenire sull'asfalto e anche i soggetti terzi che hanno svolto lavori sulle strade comunali, e che hanno causato disagi. Il problema principale sono stati gli sbalzi termici, e l'azione delle lame e del sale che corrode l'asfalto, uniti alle forti precipitazioni d'acqua. Tutte queste cose insieme hanno creato lo sgretolamento delle strade causando pericoli nelle ore di minore visibilità. Un problema però non solo di Aosta ma dei vari comuni della Plaine, comprese strade regionali e autostrada”.

Non particolarmente soddisfatto dalla risposta l'altro firmatario dell'interrogazione Étienne Andrione: “Non c'è un piano strutturale, la costruzione di una strada in montagna dovrebbe tenere conto di questi problemi. Non è una questione di usura del manto, ma di struttura, perché parliamo di buche da 20 cm”.

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