Appello al voto dell’alleanza di centrosinistra: “Il miracolo del referendum si può ripetere”
“In questi giorni ho sentito spirare un’aria di primavera come prima del referendum, il miracolo si può ripetere”. Nonostante ieri sera cominciassero a cadere sulla città i primi fiocchi di neve, all’interno del Théatre de la Ville di Aosta, sede del comizio di chiusura dell’alleanza autonomista, progressista e democratica, Jean-Pierre Guichardaz, candidato alla Camera, annunciava l’arrivo di una nuova stagione. “Lunedì, ne sono sicuro, ci sarà la svolta” sentenziava l’ex sindacalista della Cgil raccogliendo uno dei tanti applausi del teatro, gremito di gente.
“Abbiamo fatto un programma onesto – ha spiegato Patrizia Morelli, candidata al Senato – prestando attenzione alle istanze delle categorie e della gente, cercando di parlare il linguaggio della verità, perché oggi più che mai non si può mentire ai cittadini”.
Tra i temi toccati dai due candidati e dai segretari di partito, chiamati all’ultimo appello al voto, c’è stata ovviamente l’autonomia.
“In questa campagna se n’è parlato tanto e forse troppo. – ha sottolineato Giovanna Zanchi, direttore de Le Travail – Sono emerse due diverse idee, da una parte l’autonomia intesa come la protezione di una riserva di caccia, di privilegi e, dall’altra, come espressione di libertà, come è stato il magico referendum del 18 novembre”. Autonomia che a Roma, secondo l’alleanza, ha un’assicurazione sulla vita grazie alla firma dell’accordo con il candidato premier del Pd, Pierluigi Bersani, nel quale sono delineate anche le priorità per la Valle d’Aosta: l’ammodernamento della ferrovia, la possibilità di rinnovare le concessioni autostradali ma anche la salvaguardia della specificità del modello sanitario e scolastico valdostano.
“Noi vi chiediamo tre cose – ha sottolineato il segretario del Pd Raimondo Donzel – lavoro, difendete il lavoro e promuovete il lavoro, perché senza lavoro di quale famiglia numerosa parliamo”.
Il confronto lunedì si giocherà, secondo l’alleanza di centrosinistra, con la lista Vallée d’Aoste da una parte, e Uvp dall’altra, verso i quali non sono mancate le stoccate. “Al senato si candida un assessore tecnico (ndr Albert Lanièce), dichiarato ineleggibile – ha spiegato il segretario di Alpe, Chantal Certan – un assessore che ha usato il suo ruolo di medico contro il referendum sul pirogassificatore”. E Jean-Pierre Guichardaz su Laurent Viérin, suo diretto avversario alla Camera, “ha passato la campagna elettorale a inseguirci, ricopiando quanto da noi fatto. Ha firmato con Libera ma i suoi redditi li pubblicherà, al contrario di noi, solo 20 giorni dopo l’elezione”.
Da più parti è quindi arrivato l’invito al pubblico per le prossime ore “andate porta a porta, fate il passaparola e chiamate la gente al voto. Con voi possiamo restituire ai valdostani una Valle d’Aosta senza imperatore e mandarini”.