Arev:”la convivenza con i lupi è impossibile. Devono essere allontanati da case e greggi”
La convivenza è impossibile e quindi i lupi vanno allontanati non solo, dai centri abitati ma anche, dalle greggi di pecore e capre, oltre che dalle mandrie di bovini. E’ questa la posizione della sezione Ovi-caprina dell'Arev che in una nota riflette il disagio degli allevatori dopo i nuovi attacchi di lupi che hanno ucciso quest’estate ben 70 capi di bestiame.
Secondo l’associazione “la protezione delle greggi imporrebbe infatti – si legge in una nota dell’Associazione – un notevole impegno di tempo da parte dell’allevatore, che in genere non lo fa per professione, e un esborso di denaro non giustificabile in relazione al basso reddito dei piccoli allevamenti, nonostante la volontà e il progetto dell’Assessorato Agricoltura per il riconoscimento dei costi da sostenere per la protezione degli animali.”
La presa di posizione dell’associazione arriva dopo i numerosi episodi di attacchi a greggi di quest’estate. In particolare nell’alpeggio di Montcorvé a Valsavaranche, all’interno del Parco del Gran Paradiso, il gregge di 200 pecore è stato ripetutamente attaccato da un branco di cinque-sei esemplari di lupo. “Gli animali – scrive l’Associazione – sono saliti in montagna a inizio giugno; hanno cominciato a pascolare come ogni anno, muovendosi liberamente nella zona. Il responsabile del gregge si reca sul luogo per controllare gli spostamenti. Le pecore quindi si “gestiscono” senza problemi, da sempre. La stagione estiva 2008 è stata però duramente e bruscamente interrotta: nel giro di un mese ben settanta capi sono stati uccisi in seguito agli attacchi del lupo.“
A perdere la vita negli attacchi sono state in particolare trenta pecore mentre altre quaranta, scappando spaventate, sono precipitate nei dirupi. Per salvare gli altri capi, l’allevatore ha dovuto anticipare la desarpa al 19 luglio e spostare il giorno dopo, il gregge rimasto a La Thuile.
Sempre a Valsavarenche i lupi hanno attaccato, in pieno giorno, un gruppo di capre anziane che faceva rientro nella baita, accompagnate dal pastore.
Se la ricomparsa del lupo viene salutata da più parti come un bene per l’arricchimento della fauna selvatica locale, dello stesso avviso non è l’Associazione. Infatti questi episodi hanno portato alcuni piccoli proprietari che hanno perso tutti i capi in loro possesso, a decidere di chiudere l’attività.