Asili nido, ritardi nell’appalto: si rischia il caos

20 Settembre 2018

Mentre la maggioranza, in piazza Deffeyes, è in fibrillazione sulle sorti del Casinò, a rischiare di saltare sono i Servizi per l’Infanzia di Aosta. A fine 2018 scade infatti l’appalto su tutti gli asili nido del Capoluogo. Il Comune di Aosta da tempo aspetta una decisione della Regione sulla sperimentazione dell’accreditamento che potrebbe salvare una delle due strutture a rischio chiusura: il nido di Viale Europa, che potrebbe già chiudere i battenti a novembre, e la Garderie “ApeLuna”, finanziato solo fino a dicembre 2018. Utenti e dipendenti sono già stati informati.

A spiegarlo il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz: “Stiamo ancora aspettando un segnale dalla Regione – commenta –, anche perché non basta più una delibera di Giunta ma serve un passaggio di modifica dell’atto in disegno di legge. Un conto però è firmare una delibera, perché se qualcuno avesse un ‘mal di pancia’ potrebbe non prendervi parte, un conto è passare in Consiglio regionale con un 18 a 17”.

Ma non solo, il problema è quello sui tempi stretti: “Il bando di gestione scade il 31 dicembre – spiega –, ed il passaggio in Consiglio regionale dovrebbe essere ad ottobre”. Troppo tardi.


Il bando che non c’è
“Noi avevamo definito l’impianto della gara a giugno – prosegue il Sindaco nella sua disamina – pronti per consegnare tutto alla Cuc (la Centrale Unica di Committenza che si occupa, a livello centrale, di affidare gli appalti, ndr.) dopo i passaggi con i Sindacati prima ed in Consiglio comunale dopo. Sono procedimenti che, nella migliore delle ipotesi, hanno bisogno di non meno di 4/6 mesi, invece siamo a fine settembre e non abbiamo ancora sicurezze”.

Tutti i servizi alla prima infanzia di Aosta erano stati portati alla stessa scadenza di gestione, fine dicembre 2018, per arrivare ad un appalto unico. “Io dal 1° gennaio devo offrire questi servizi – spiega ancora Centoz –, e non posso fare una proroga degli attuali se non c’è un bando pronto alle spalle”.

E se i servizi vanno affidati, la soluzione è una: “A questo punto si profila un affidamento diretto”, che – senza gara, ricorda Centoz – si deve fare “sotto soglia” individuando i soggetti gestori. Ad aspettare risposte sull“accreditamento” sono anche i privati, in primis il nido “La Farfavola” del Quartiere Cogne: “Sono favorevole all’accreditamento – spiega ancora il Sindaco –, ma serve un chiarimento da parte della Regione. La Garderie, ad esempio, ci costa 130mila euro l’anno per 17 bambini a 30 ore a settimana. Noi eravamo pronti a giugno per partire con l’iter per avere un appalto unico di tutti i Servizi per l’Infanzia, ma le tempistiche previste dalla Regione diventano preoccupanti, e mettono il Comune di Aosta in grandissima difficoltà”.

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