Assemblea dei sindaci: “sì” allo sconto sul Patto per Aosta e altri quattro Comuni
"Il mio predecessore lo chiamava Patto di stupidità: finalmente è finito". Il presidente del Cpel-Celva Franco Manes cita Bruno Giordano durante il dibattito per il parere sulla delibera di Giunta regionale che riguarda la disciplina del Patto per gli enti locali nell'anno 2015. Il provvedimento regionale propone, per l'ultimo anno in cui sarà applicato, di scontare della metà la penale del 10 per cento dello sforamento, prevista nei confronti dei Comuni che hanno mancato il saldo.
L'Assemblea dei sindaci ha votato parere favorevole, con l'astensione di Villeneuve, Donnas, Hône, Gignod, Nus, Saint-Vincent, Morgex e Châtillon. Già in Giunta regionale il provvedimento aveva fatto storcere il naso all'assessore Uvp Laurent Vièrin, che non l'ha votato. I progressiste si sono detti contrari a "revocare regole che gli altri Enti locali hanno dovuto rispettare, favorendo a posteriori certi Comuni rispetto ad altri che invece le regole le avevano rispettate, facendo sacrifici ed essendo virtuosi".
Manes ha replicato a critiche simili, sorte in Assemblea: "Non è che chi ha sforato il Patto ha amministrato male – ha detto – semplicemente ha fatto delle scelte". Manes ha fatto presente come negli anni passati il denaro delle penalità per gli sforamenti fossero distribuiti tra i Comuni oltre i mille abitanti: "Ma non potevano essere spesi e figuravano come avanzo di bilancio e negli ultimi due anni erano messi nel fondo regionale per l'assistenza agli anziani nei Comuni e la manutenzione delle scuole".
Quest'anno invece cinque Comuni potranno spendere la metà del dovuto a condizione però, come a ricordato il presidente della Giunta Augusto Rollandin in un breve intervento, che siano impiegati in ambito socio-sanitario. A beneficiarne maggiormente sarà Aosta, che con gli oltre 400 mila euro ricevuti riuscirà a coprire il costo della proroga di un mese del servizio anziani in scadenza. Non a caso, questa delibera è stata chiamata dagli addetti ai lavori "SalvAosta".
Gli altri Comuni che hanno sforato il Patto nel 2015 e che pagheranno solo la metà del dovuto sono La Salle, che tornerà ad avere a disposizione 6,8 mila euro, Quart con 11,8 mila euro, Saint-Vincent con quasi 17 mila e Verrayes con 7,4 mila. Questi dovranno decidere se impiegare direttamente il denaro in loro servizi o usarli per pagare i trasferimenti dovuti alle Unité per la gestione delle microcomunità.
Alcuni sindaci, poi astenuti, non sono soddisfatti della scelta della Regione: "Dire che è una questione di diverse scelte amministrative è eccessivo – ha detto Lorenzo Graziola, sindaco di Morgex, replicando a Manes – perché ci sono regole da rispettare". Sulla stessa linea Alex Micheletto, primo cittadino di Hône: "Per fare scelte le regole vanno conosciute prima".
A rispondere alle critiche è stato il sindaco di Aosta Fulvio Centoz, che ha ricordato come "i Comuni più grandi hanno tenuto il Patto di stabilità, per i quali quelli sotto i mille abitanti erano esenti e se dobbiamo cominciare a guardare il rispetto dei termini, Aosta è l'unica Amministrazione che ha già pronto il bilancio armonizzato". La delibera tornerà in Giunta regionale dopo Natale, per l'approvazione definitiva.