Astensionismo: un appello congiunto e un blog per invitare gli elettori al voto

07 Maggio 2010

La svolta dell’UV a destra potrebbe indurre molti elettori del Leone rampante a disertare le urne come segnale di protesta. La pensano così alcuni rappresentanti di diverse forze politiche – Fabio Protasoni  del  Partito democratico, Mario Badino di Sinistra per la Città,  Maurizio Zardo dell’Italia dei Valori e Paolo Fedi dell’Alpe  – che hanno deciso di rivolgere, anche a questi probabili astensionisti, un appello congiunto e di aprire un blog (http://nonastenertiaosta.wordpress.com) e un gruppo su Facebook (“Non astenerti Aosta. Vai a votare!”).

“Si presenta l’occasione  – si legge nell’appello – di cambiare radicalmente il panorama politico in Valle e di concorrere ad affermare un equilibrio più avanzato e progressista che comprenda anche il cambiamento dei metodi e degli stili del fare politica. Senza di voi, però, questo sarà più difficile. Per effetto del meccanismo elettorale, l’astensione, la scheda bianca o nulla abbassano il quorum necessario per vincere al primo turno e quindi favorisce la coalizione che in partenza risulta essere più ampia. Vi chiediamo perciò di valutare seriamente di partecipare al voto il 23 maggio e di scegliere una delle due coalizioni e una delle quattro liste che sosteniamo.”

Secondo i firmatari dell’appello la coalizione guidata dall’Uv “rischia oggettivamente di trascinare la città e la Valle nella cronaca, purtroppo quotidiana, dei giornali nazionali e di tante altre realtà territoriali dove politiche liberiste, xenofobe e conservatrici stanno devastando tante comunità (ronde, tagli alle politiche sociali, cacce aperte all’immigrato o interruzione della mensa dell’asilo ai bambini delle famiglie in difficoltà economica)”.

“Capiamo il senso dei vostri dubbi  – continua l’appello – e il disagio per gli errori della politica. Anche per quelli delle forze politiche nelle quali noi stessi ci riconosciamo….Ci siamo tuttavia candidati, non senza incertezze e timori, per tentare di dare, in prima persona, una risposta proprio a questi dubbi. Ognuno nella sua parte politica e con idee diverse su alcune questioni, ma condividendo l’amore per la democrazia, il desiderio di una politica diversa e la preoccupazione per ciò che potrebbe succedere in Valle d’Aosta.”

Nell’appello i quattro rappresentanti dichiarano poi il futuro impegno per: appoggiare l’anagrafe economica degli eletti “che certifica, per ogni eletto, non solo le proprietà e i redditi personali ma ogni cointeresse che abbia un rilievo con la cosa pubblica”, promuovere il confronto con la popolazione e la partecipazione attiva e aumentare  gli strumenti di partecipazione anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

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