Aumento dell’Iva sul pellet, depositato dalla senatrice Spelgatti un disegno di legge
Un disegno di legge per ripristinare al 10% l’Iva sul pellet è stato depositato il 7 marzo dalla senatrice Nicoletta Spelgatti al Senato. Ad annunciarlo in Consiglio Valle è stato il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin, durante la discussione di una mozione depositata da Pcp.
“Questa è una battaglia che la Lega ha condotto su tutto il territorio nazionale” ha spiegato Manfrin. “Con il deposito cercheremo e abbiamo l’intenzione di andare a coprire e tagliare il costo dell’Iva come è stato richiesto”.
La notizia ha portato le due consigliere di Pcp al ritiro della mozione. “Vigileremo sul percorso del disegno di legge” ha detto Chiara Minelli.
Nel disegno di legge a prima firma Spelgatti si ricorda come “la scorsa stagione il pellet aveva beneficiato di un’aliquota Iva ridotta al 10 per cento per aiutare a compensare il “caroenergia”. Con la legge di bilancio 2024 questa riduzione è stata confermata solo per i mesi di gennaio e febbraio 2024. Ciò significa che, dal mese di marzo 2024, l’aliquota IVAsu questo carburante legnoso è tornata ad essere quella ordinaria del 22 per cento, con probabili rincari sui prezzi che i consumatori si troveranno a pagare. Probabilmente non si tornerà ai prezzi del 2022, ma ci si aspetta un aumento medio dell’11 per cento.”
Secondo i firmatari del Dl “il ripristino dell’aliquota al 10 per cento eviterà di gravare ulteriormente sulla spesa energetica delle famiglie italiane, tuttora alle prese con l’aumento generalizzato dei prezzi, ed è importante anche alla luce dei casi di evasione ed elusione fiscale dell’Iva sul pellet – si stima che almeno un terzo del pellet venduto in Italia sfugga dalle dinamiche del mercato trasparente – verificatisi quando, dopo il 2015, la legge di stabilità l’aveva aumentata dal 10 per cento al 22 per cento, rendendo tale aliquota la più elevata in tutta l’Unione europea”.