Autonomia differenziata, Manes spiega il suo voto in aula: “Astensione doverosa e strategica”

20 Giugno 2024

Se la senatrice Spelgatti esulta, sull’approvazione alla Camera – e quindi definitiva – della cosiddetta Autonomia differenziata – il deputato Franco Manes si è astenuto, parlando di “un percorso ancora da completare”.

In una nota, Manes spiega che “il provvedimento, già blindato in Senato, ha offerto limitato margine di manovra sia in commissione che in Aula, e che mentre “la componente delle minoranze linguistiche ha espresso voto favorevole”, lui si è astenuto.

Scelta che il deputato valdostano definisce “astensione doverosa e strategica“. Perché? “Come rappresentante di una regione a statuto speciale, non posso essere contrario per principio a una riforma che conferisce maggiori competenze alle Regioni e quindi agli enti locali, incrementando la responsabilità nella gestione dei territori, il che può e deve portare a buone pratiche di       governo.

Con un però: “Tuttavia, questa riforma necessita ancora di ulteriori passaggi tecnici, amministrativi e politici, essenzialmente per prevenire eventuali disparità territoriali, valutando accuratamente le risorse necessarie e disponibili per l’attuazione concreta della riforma e per definire i criteri dei Livelli minimi prestazionali (Lep). È cruciale chiarire questi aspetti prima di procedere con le intese tra le Regioni a Statuto ordinario e lo Stato’’.

Manes ha aggiunto: “L’astensione è motivata dal fatto che la Valle d’Aosta, come altre Regioni a statuto speciale, ha intrapreso un percorso finalizzato a migliorare e riformare le prerogative e le competenze statutarie. Un percorso e un dialogo con il Governo in fase di definizione partendo dal documento consegnato l’anno scorso a Torino dal Presidente del Sud Tirol alla Presidente del Consiglio. Questo processo necessita quindi di definizioni più precise e di un dialogo continuo”.

E conclude: “Il cammino è ancora lungo, complesso e articolato, ma è fondamentale evitare normative che centralizzino sempre più le competenze verso gli organi centrali, competenze invece che devono essere efficacemente gestite a livello regionale e locale”.

“L’astensione è uno schifo”

Valle d’Aosta aperta. Da sx: Donzel, Guichardaz, Pulz e Carpinello

Non usa mezzi termini, invece, Valle d’Aosta aperta, il progetto politico che assomma Adu Vda, Area democratica – Gauche autonomiste e MoVimento 5 Stelle.

In una nota – breve quanto dura – si legge infatti: “L’astensione di Manes (l’unica in parlamento) sull’autonomia differenziata è uno schifo. L’Union si rende complice della secessione dei ricchi promossa dalla Lega e del baratto sul premierato voluto dalla Meloni”.

Ma l’attacco si sposta a sinistra, e Valle d’Aosta aperta aggiunge: “Il Pd locale che ha sostenuto la candidatura di Manes continua a tacere, pur di mantenere la poltrona in Giunta regionale. Sta a noi, alle cittadine e ai cittadini, alla società civile difendere la Costituzione e l’unità della Repubblica”.

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