Aymavilles, Sarre e St-Pierre: servono soldi, lavori e servizi, i cittadini aiutano il Comune

13 Aprile 2017

Se le finanze a disposizione dei Comuni sono calate negli scorsi anni, eccetto quest'ultimo, dove la Regione è riuscita a garantire trasferimenti in linea con quello precedente, le Amministrazioni dei paesi rispondono cercando di coinvolgere la cittadinanza, chiedendo loro un po' di tempo da dedicare per piccoli lavori o servizi da svolgere.

È il caso ad esempio di Aymavilles, che quest'anno è riuscita ad ottenere l'adesione di quattro cittadini e due associazioni, lo Sci club drink asd e la sezione del paese degli Alpini, all'Albo della cittadinanza attiva. "Si tratta di una misura votata in Giunta lo scorso inverno", spiega la sindaca Loredana Petey, che ha comunicato l'inizio di questo progetto durante lo scorso Consiglio comunale.

"Con le associazioni ci incontreremo a breve per programmare dei lavori da svolgere sul territorio, mentre la prossima settimana decideremo cosa fare con i quattro cittadini – racconta Petey – si parla di gestione del verde, di staccionate, di piccole manutenzioni o di supporto al lavoro dei nostri cantonieri". "In ogni caso – continua – ci ha fatto molto piacere vedere delle persone prestarsi a questo tipo di iniziative".

Non è la prima volta che in paese si chiede il contributo degli abitanti. L'ultima è stata lo scorso autunno quando, essendo necessaria la sostituzione dello scuolabus, con l'aiuto dei bambini delle scuole si era organizzata una raccolta fondi: "Nei salvadanai realizzati dagli alunni e messi nelle attività commerciali abbiamo raccolto 600 euro – racconta la sindaca – mentre in una colletta nelle scuole siamo arrivati a circa mille e 500 euro".

Le buste del bando di acquisto sono state aperte a fine gennaio e gli oltre 2 mila euro raccolti sono stati un piccolo ma utile aiuto per raggiungere la cifra necessaria, circa 80 mila euro: "48 mila euro sono arrivati dalla Fondazione Crt, mentre il resto l'ha messo il Comune – spiega Petey – il nuovo mezzo dovrebbe arrivare per metà maggio e così per almeno 15 anni saremo a posto".

A Sarre e Saint-Pierre invece sono state circa una decina le adesioni ai "patrouilleurs": "La loro funzione – spiega l'assessore all'Istruzione di Saint-Pierre Alessandro Fontanelle – sarà quella di garantire la loro presenza all'ingresso e all'uscita delle scuole, tenendo d'occhio l'uscita dei bambini e il traffico, si tratta di una richiesta di attenzione che ci è arrivata dalla popolazione".

Il servizio non è ancora attivo: "Stiamo aspettando a breve che la Polizia della Plaine organizzi il corso per addestrare queste persone – spiega Fontanelle – e speriamo che partendo e vedendo il servizio in funzione possano aderirne altre". I plessi scolastici da controllare sono due a Saint-Pierre e tre a Sarre, forse un po' troppi per una decina di persone, "la maggior parte dei quali sono di Sarre", dice l'assessore.

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