Servizi anziani, Sorbara apre a modifiche bando. “Ma non si può scaricare la colpa sulla politica”
"Se ci sono obblighi di legge nessuno potrà farci nulla, ma se ci sono margini per rivedere alcune questioni riguardo ai lavoratori questo bando si potrà aggiustare". L'assessore comunale alle Politiche Sociali Marco Sorbara spiega così l'intenzione, esternata questa mattina in riunione di Giunta, di modificare per quanto possibile l'ultimo contestato bando sui servizi sociali del Capoluogo. Nel primo pomeriggio l'assessore approfondirà alcuni aspetti con gli uffici tecnici che hanno preparato il documento e, alle 17, si vedrà con le cooperative che lavorano nel settore.
Il nuovo bando era uscito lo scorso 18 agosto e nei giorni successivi si sono susseguite le reazioni negative di sindacati, operatori e opposizioni. Una cinquantina di questi ultimi hanno firmato una lettera in cui analizzavano il documento, prevedendo un licenziamento di 40 lavoratori: circa un quarto di quelli impiegati nel settore ad Aosta. La lettera, inviata venerdì scorso in Comune, chiedeva di rivedere il bando.
Sorbara però rifiuta ogni attribuzione: "Bisogna anche capire che un conto è l'aspetto politico, un altro è quello che riguarda gli uffici tecnici – sostiene – perché quando il 15 luglio scorso con una delibera di Giunta abbiamo messo il denaro a disposizione nessuno si era lamentato".
Responsabilità degli Uffici, in poche parole. Anche se già da febbraio, quando era stato approvato il bilancio di previsione del Comune, si sapeva che le Politiche Sociali avrebbero avuto un taglio di un milione e 200 mila euro complessivi. E siccome, per volontà politica, i servizi agli anziani e alle persone in difficoltà economica sono rimasti gli stessi, ma il denaro per farlo è diminuito, qualcosa a livello tecnico si è inceppato.
"Nessuno ha mai detto che abbiamo i soldi, perché la diminuzione dei trasferimenti regionali è sotto gli occhi di tutti – spiega Sorbara – ma adesso vogliamo fare in modo che non si perdano posti di lavoro". Saranno affrontate in particolare le questioni che riguardano gli integrativi regionali dei dipendenti e il minimo annuale, anche se l'assessore preferisce non scendere ancora nel dettaglio: "Sono aspetti tecnici ed è bene approfondire con le cooperative – spiega – di certo però è meglio andare a rivedere qualcosa a tutti, piuttosto che far perdere del lavoro a qualcuno".