Bichini e Ronc candidati per Italia Sovrana e popolare: “Tornare alla Costituzione”
Alessandro Bichini e Loredana Augusta Ronc sono le due leve su cui “Ancora Italia” punterà alle prossime elezioni politiche di domenica 25 settembre. Rispettivamente candidati al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati, i due membri della delegazione valdostana del partito uniranno presto le forze ai colleghi italiani del “Partito Comunista”, di “Patria Socialista”, di “Riconquistare l’Italia” e di “Azione civile”, confluiti nella più ampia lista “Italia sovrana e popolare”.
Gli appuntamenti elettorali
Auspicano un “ritorno alla Costituzione” Bichini e Ronc, presentatisi al moderato pubblico riunitosi oggi, domenica 18 settembre, nei locali della pizzeria “Otium” di Aosta alla presenza dello storico e saggista Paolo Borgognone.
«Oltre a questo primo e unico incontro di introduzione dei nostri programmi, saremo a piena disposizione dei nostri concittadini durante tutto il pomeriggio di giovedì 22 settembre presso le Porte Pretoriane di Aosta – spiega Manuel Pagan, coordinatore per la Valle d’Aosta di “Ancora Italia” nonché moderatore dell’evento -. Chi lo desidererà potrà conoscere i nostri due candidati, tuttavia non presenti contemporaneamente per tutto il tempo, e porre loro domande su intenzioni e aspettative per le imminenti elezioni».
“Portare al Governo la voce del dissenso”
Infermiera sino al novembre del 2021, quando ella si è vista sospesa per mancanza di adesione all’obbligo vaccinale imposto per fronteggiare la pandemia, Ronc ha intrapreso la via della candidatura con l’obiettivo di intervenire sul piano sanitario e professionale.
“Ho deciso di attivarmi a seguito delle lotte in piazza a contrasto della deriva democratica delineatasi durante la pandemia nella volontà di portare al Governo la voce del dissenso – racconta la donna, rammentando con un pizzico di rammarico misure governative quali vaccini, mascherine o Green pass che hanno portato molti come lei a perdere il proprio posto di lavoro -. Per anni sono stati operati tagli alla sanità così gravi da aver impoverito le nostre aziende degli strumenti e del personale atto a garantirne il pieno funzionamento ed è per questo che, oltre alla lotta alla privatizzazione e a imposizioni personali quali i vaccini che violano la libertà di scelta del singolo, prevediamo di offrire incentivi alla medicina del territorio nonché di investire fondi nella formazione cercando di contrastare prevaricazione e scarsa impiegabilità dei giovani causate dalla manovra del reddito di cittadinanza».
“Schierarci in favore della sopravvivenza delle piccole e medie imprese”
La presa di coscienza di Bichini, invece, risale alla primavera del 2020, quando, con l’Italia oramai in ginocchio per l’emergenza sanitaria che l’ha colpita, egli è arrivato a domandarsi che cosa spingesse numerosi Paesi extra UE e non la stessa Unione Europea a fornire aiuto alla nostra nazione.
“Sono banche, multinazionali e Nato ad avere in realtà il controllo nonché a imporre continuamente dictat al passivo Governo, che mai nemmeno in situazioni così eclatanti e tragiche come il primo lockdown ha saputo prendere concretamente posizione – commenta l’uomo -. Vogliamo schierarci in favore della sopravvivenza delle piccole e medie imprese fornendo loro incentivi per l’acquisto e l’istallazioni di impianti di mini eolico, pannelli fotovoltaici e bio metano, lasciandoci alle spalle problematiche superflue quali il conflitto russo-ucraino, che perduriamo nell’alimentare nonostante l’opinione del tutto contraria degli italiani inviando armi e soldi e imponendo sanzioni che non fanno che peggiorare le cose”.
“Tornare a essere un paese libero”
“Italia sovrana e popolare” si configura quale coordinamento partitico di livello nazionale impegnato nella sfida al sistema e unito dal medesimo scopo di garantire all’Italia una maggiore indipendenza.
“Centro cardine del nostro programma è la necessità di svincolarci da Nato, UE ed eurozona regalando al nostro Paese tanto la sovranità monetaria quanto la nazionalizzazione di Banca d’Italia e settori di energia, comunicazioni e trasporti che rendano possibile fissare tetti massimi ai prezzi e svincolare i costi di gas ed elettricità – prosegue Pagan -. Vogliamo tornare a essere un paese libero di rifiutare le sudditanze provenienti da Roma, agendo poi in un secondo momento nella tanto agognata nella direzione dell’autonomia regionale”.