Bilancio regionale: i sindaci si astengono. “Rivogliamo i 32 milioni dell’extragettito Imu”
Dopo oltre 3 ore di confronto, i sindaci decidono di compiere un “atto di fiducia” nei confronti del Governo Fosson, con un voto di astensione (contrari solo Morgex e Chatillon) sulla finanziaria regionale.
“Sicuramente questo bilancio ha degli aspetti positivi per i cittadini, ma se lo guardiamo con riferimento alle richieste degli enti locali non possiamo che confermare il parere negativo della Consulta” dice Giulio Grosjacques all’Assemblea del Cpel convocata nel pomeriggio di oggi, mercoledì 4 dicembre. Il primo cittadino di Brusson propone però un voto di astensione dell’Assemblea, cogliendo le aperture arrivate dal Presidente della Regione Antonio Fosson e dall’Assessore al Bilancio Renzo Testolin che hanno promesso nuovi trasferimenti agli enti locali con l’avanzo di amministrazione a maggio/giugno, e con le risorse suppletive di luglio. “Questa astensione – mette in guardia Grosjacques – può trasformarsi però in un voto negativo in assestamento, se non troviamo quelle risorse”.
Fra le critiche maggiori arrivate alla finanziaria regionale i 32 milioni di euro dell’extragettito Imu.
“Con l’accordo Stato-Regione dello scorso anno è superato” ricordano i primi cittadini. “I 32 milioni di euro pagati dai nostri cittadini, vorremmo che rimanessero interamente sul nostro territorio” chiedono i sindaci.
Il parere arriverà, quindi, in piazza Deffeyes con la richiesta che i 32 milioni di euro negli anni, restino interamente nella disponibilità dei singoli enti, “anche al fine di costituire un fondo di solidarietà tra enti”.
I sindaci hanno poi lamentato la mancata riforma del settore del welfare, chiedendo, visto anche lo stop al progetto di trasferimento della Rsa JB Festaz a Variney, maggiori risorse.
“Non so più come dirlo” ribadisce il presidente dell’Unité Grand-Combin, Joel Creton “non riusciamo a sostenere le spese delle micro”.
Maggiori risorse i primi cittadini le chiedono anche per prevenire il rischio idrogeologico. “La situazione è delicata, la legge 5 è stata pressoché svuotata e c’è bisogno risorse. Il nostro territorio lo richiede e, guarda caso, anche questo aspetto riguarda la responsabilità dei sindaci”.
Il calo dei trasferimenti agli enti locali – il bilancio 2020 conferma quelli del 2018 – è stato evidenziato da diversi primi cittadini.
“Arriviamo ora ad una situazione per cui l’autonomia comunale non si realizza più” evidenzia il sindaco di Gressoney-Saint-Jean Luigi Chiavenuto. “Io chiuderò il bilancio al 23 dicembre perché non ho nulla da spendere. Gli enti locali stanno arrivando ad un punto dove non riescono più a cogliere l’utilità delle risorse che arrivano spot, perché non hanno i soldi per fare progettualità”.
A difendere il progetto di bilancio l’Assessore Renzo Testolin: “Abbiamo lavorato con un minimo di programmazione, affinché ai comuni siamo costantemente garantite delle risorse. Siamo partiti da un punto fermo che sono i 91,5 milioni di euro di trasferimenti senza vincolo di destinazione. Se non si vedono degli elementi di attenzione, o lo si fa per partito preso, è colpa nostra che non siamo riusciti a trasmettere le tante iniziative messe in fila”.
Altri emendamenti accolti dall’Assemblea riguardano il: disciplinare, in una specifica disposizione, la costituzione di un fondo per la realizzazione di indagini, studi, monitoraggi e interventi in urgenza su ponti e viadotti di proprietà comunale; prevedere, differire la data di scadenza per l’approvazione dei bilanci degli enti locali 28 febbraio 2020, tenuto conto che il bilancio regionale sarà approvato a fine anno. In merito poi al maggior gettito del Consorzio BIM, ne è stato richiesto il trasferimento dal Bilancio regionale a quello dei singoli Comuni, con lo stesso criterio di riparto già adottato dal Bim, e da destinare espressamente alla gestione di acquedotti, fognature e infrastrutture comunali, in particolare ponti e viadotti.