Brusson, “sì” dalla Regione all’uso delle acque termali

18 Settembre 2016

È questione di tempo, ma certificati e concessioni sono già arrivati. Brusson potrà in un futuro prossimo sviluppare un progetto per captare e utilizzare le acque termali presenti a nord-est dell'abitato del suo capoluogo. "Storicamente nella zona sopra la strada per località Salomon c'è la presenza di acque solfatocalciche – racconta il sindaco Giulio Grosjacques – una fonte ferruginosa, come la chiamiamo noi".

"L'anno scorso abbiamo cercato di capire se avesse le qualità necessarie per essere considerata acqua termale – continua – abbiamo preso dei campioni e li abbiamo inviati al Ministero della sanità, che ci ha concesso la certificazione". Le acque sono ideali per la riabilitazione post operatoria e il trattamento di traumi, oltre che per le cure dermatologiche.

L'altro ieri una delibera di Giunta regionale ha dato la concessione per l'utilizzo di queste acque. "Ora inizierà un percorso per capire come poter sfruttare questa fonte termale – spiega Grosjacques – per adesso abbiamo una serie di pozzi che sgorgano in un fontanile".

Nei mesi scorsi sono stati fatti dei sondaggi nel terreno, oltre che per compiere analisi, anche per implementare la capacità d'acqua. "In seguito ci sarà la necessità di pompare queste acque fino alla zona in cui abbiamo stabilito, da piano regolatore, che sorgerà il futuro complesso – continua il sindaco – si tratta di un'area vicino al centro del capoluogo, dietro all'edificio delle scuole".

La volontà del Comune è quella di confrontarsi con la Regione e di coinvolgere gli operatori turistici per portare avanti l'operazione. Salendo di qualche chilometro la vallata, a Champoluc, è già presente uno stabilimento termale, realizzato da poco, che non utilizza però acque con proprietà particolari: "Non saremo in competizione con la Monterosa Terme – sostiene Grosjacques – anzi noi serviremo a loro e loro serviranno a noi".

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