Buon avvio per la campagna “Io lo faccio a Courmayeur”
"Il valore delle uscite sui media e giornali nei quattro giorni successivi all'evento di presentazione della campagna 'Io lo faccio a Courmayeur' hanno raggiunto i 300 mila euro, con una copertura a novembre sul profilo Facebook di Courmayeur di 7 milioni e 300 mila utenti e un milione e 622 mila visualizzazioni dei video promozionali". La sindaca Fabrizia Derriard ha reso noto i primi dati dell'avvio dell'iniziativa di rebranding della località turistica, lanciata alla fine dello scorso ottobre, con un evento al Teatro Vetra di Milano.
Se ne è parlato nel Consiglio comunale di ieri, su spunto di un'interrogazione della minoranza. La capogruppo d'opposizione Raffaella Roveyaz ha lamentato il fatto che Derriard non abbia coinvolto a sufficienza tutta l'Assemblea comunale in questa operazione pubblicitaria: "Cinque giorni prima dell'evento abbiamo avuto il Consiglio comunale e non ci è stato riferito niente, poi l'invito per l'evento di Milano è arrivato il giorno prima – ha commentato – per noi era importante che se ne parlasse in Aula".
"Non è vero che si viene a scoprire tutto cinque giorni prima – ha replicato il vicesindaco Massimo Sottile – c'è un delibera di Giunta del dicembre 2015 sulla decisione di girare gli spot promozionali, con tutte le motivazioni del rebranding, poi il Consiglio ha dato indirizzi nel redigere la relazione previsionale programmatica, dove è indicato il supporto alle attività del Csc, le cui mosse possono essere seguite sul portale della trasparenza".
Il Centro servizi Courmayeur, azienda partecipata comunale, si è occupato di dare in appalto l'organizzazione dell'evento milanese di due mesi fa, vinto dalla Big Ideas srl, azienda del capoluogo lombardo, spendendo circa 150 mila euro. "Non si è trattata di una semplice conferenza stampa – spiega Sottile – ma è stato strutturato come un vero e proprio show che ci ha permesso di avere tanta visibilità". La campagna ha sviluppato un nuovo logo e una nuova identità visiva per la località turistica, ideati dal'azienda Interbrand, l'individuazione di quattro cluster strategici per l'offerta turistica, una campagna di spot e animazione social curata da Indiana Production e un'iniziativa di branding territoriale e architettonico.
Roveyaz ha specificato che non intendeva criticare la bontà dell'evento in sè, ma ha elencato alcuni dubbi sull'informazione di questa operazione data agli operatori turistici, sulla scelta di un'azienda di vino del Trentino come sponsor di una località valdostana e anche sulla decisione di fare l'evento a Milano: "Perché Milano e non Roma? Milano è già uno zoccolo duro per il nostro turismo".
"Non si fa un evento di quel tipo per raggiungere quel tipo di pubblico che c'è lì sul momento – ha replicato Derriard – Milano è la capitale economica d'Italia e trovi le persone che hanno ruoli in aziende che possono essere di supporto e noi dobbiamo essere capaci di portare competenze che qui non ci sono".
Riguardo all'azienda di vini, il sindaco ha ricordato che "Ferrari, come Maserati e American Express, è un ambasciatore del marchio di Courmayeur, sostengono le nostre iniziative turistiche anche dal punto di vista economico e a noi sono utili le aziende che hanno posizionamento di livello internazionale". Non è dello stesso avviso Roveyaz: "Loro vengono ad occupare questo territorio che è molto appetibile – sostiene – forse si sta un po' esagerando, forse ci sta scappando un po' di mano questa nostra necessità di mantenere la specificità di paese di montagna".
Riguardo al coinvolgimento degli operatori, Derriard ha infine sottolineato la presenza all'evento degli attori più rappresentativi: "C'erano rappresentanti delle scuole di sci, degli albergatori, delle guide, delle funivie e dei commercianti".