Cantieri forestali, giovedì in III Commissione il piano 2020

04 Febbraio 2020

Saranno oltre 400 gli operai forestali a tempo determinato per un totale di 130 giornate lavorative che verranno assunti per la stagione 2020. A questi si aggiungono 66 operai a tempo indeterminato e 39 impiegati forestali assunti con contratto degli addetti ai lavori idraulico-forestali. La spesa totale ammonta a circa 12 milioni di euro per la realizzazione del Piano degli interventi approvato, comprendenti le retribuzioni degli operai a tempo determinato e indeterminato, degli impiegati forestali, gli oneri accessori, i corsi di formazione e le trasferte, nonché per i materiali di consumo, le attrezzature, la manutenzione e l’acquisto dei mezzi ed altro ancora.

Il piano 2020 è stato presentato oggi ai sindacati dall’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian, insieme al Coordinatore del Dipartimento, al Comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, ai Dirigenti delle strutture Sistemazioni montane e Flora e Fauna.

“La manutenzione del nostro territorio ha un’importanza fondamentale – ha spiegato l’Assessore Chatrian – e continua a essere una priorità per noi, così come il fatto di garantire posti di lavoro dignitosi a tante famiglie valdostane. Siamo molto soddisfatti perché, nonostante le difficoltà alle quali abbiamo dovuto far fronte durante l’ultimo periodo, siamo in anticipo sui tempi rispetto al passato e per questo ringrazio tutte le strutture dell’Assessorato coinvolte e i loro dirigenti. Giovedì 6 febbraio il Piano verrà sottoposto all’esame della terza Commissione consiliare, che dovrà esprimere il suo parere, per poi essere approvato dal Governo regionale entro la metà del mese di febbraio. Tra l’ultima settimana di febbraio e inizio marzo saranno quindi programmate le visite mediche in modo da poter aprire i cantieri alla fine del mese di marzo”.

Sul piano operai forestali inviato alla competente commissione, interviene nel frattempo la Lega Vda che risponde alla consigliera di AV Alessia Favre, ricordando come “la Conferenza dei Capigruppo aveva già dato il via libera alla convocazione della III Commissione e che le dimissioni di 18 Consiglieri non avrebbero cambiato nulla. Inoltre, se la convocazione della Commissione fosse stata per lei una priorità, la si poteva convocare tranquillamente al termine della seduta del Consiglio e, in seguito, dar corso alle promesse fatte dal suo movimento rassegnando le dimissioni. Così non è stato”.

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