Casinò, la Regione pronta a rendere 17 milioni di euro a Cva

11 Dicembre 2019

Dopo la sottoscrizione dello Strumento finanziario partecipativo, di conversione del credito di 48 milioni di euro vantato dalla Regione in apporto patrimoniale in favore della Casinò de la Vallée, un altro pezzo si aggiunge al puzzle dei mutui a suo tempo sottoscritti per la casa da gioco di Saint-Vincent.

La Giunta regionale ha pronta una bozza di delibera, oggi presentata in II Commissione, con cui incarica Finaosta di rimborsare anticipatamente, ovvero entro fine anno, il mutuo sottoscritto nel 2012 fra la stessa finanziaria regionale e Cva. 

I soldi, 16,9 milioni di euro, “sono già a disposizione della Regione – ricorda l’Assessore al Bilancio Renzo Testolin – perché a suo tempo accantonati in gestione speciale.” Il rimborso anticipato evita alla Regione il pagamento degli interessi fino alla data naturale di scadenza del mutuo, prevista il 1° gennaio 2032. “Il risparmio è di circa un milione di euro”. 

“Con la sottoscrizione dello strumento finanziario partecipativo – prosegue Testolin – il credito si è trasformato in una partecipazione da parte di Regione nei confronti di Casinò. Rimaneva aperto l’altro canale di finanziamento della Regione tramite Finaosta con i soldi di Cva. Si è deciso, quindi, di rimborsare in conseguenza alla chiusura del cerchio sul discorso Casinò, non essendoci più l’entrata che andava a compensare il rimborso a Cva”.

Con l’estinzione del mutuo, viene meno uno degli ostacoli alla quotazione in borsa di Cva. A suo tempo infatti erano stati gli stessi uffici della Borsa a raccomandare l’estinzione del finanziamento come condizione per poter proseguire la procedura.

La bozza di delibera, illustrata in II Commissione, dovrà ora passare in Giunta per l’approvazione. L’operazione però desta qualche perplessità nell’opposizione. 

“Pur essendo una presa d’atto abbiamo chiesto il dettaglio delle movimentazioni di Gestione speciale, perché tutta l’operazione avviene all’interno di Gestione speciale – sottolinea Stefano Aggravi – vogliamo comprendere gli utili delle partecipate che hanno alimentato gestione speciale, perché ricordiamo che questi 16,9 vanno a beneficio di Cva e chiudono il famoso credito che Cva aveva con Finaosta, che generava la provvista di uno dei finanziamenti dati alla Casinò de la Vallée”.

“I nostri dubbi sono funzionali a comprendere possibili profili di danno erariale – prosegue Aggravi – perché l’operazione avviene a chiusura di una posizione già contabilizzata in gestione speciale, per cui si avrà sì un risparmio in termini di interessi passivi, ma sempre all’interno di tuto il gruppo Regione, perché sono sempre soldi che passano da mamma a figlio”.

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