Casinò, posticipata di dodici mesi l’applicazione di alcune parti della Legge Madia
Per la casa da gioco di Saint-Vincent vengono posticipate di un anno alcune delle limitazioni previste dalla Legge Madia. La novità arriva dalla Conferenza Stato Regioni dove nell'ultima seduta l'ex Presidente della Regione aveva presentato un emendamento che chiedeva la non applicazione della Madia alle 4 case da gioco italiane. Nella nuova riunione di oggi a Roma, a cui ha preso parte il nuovo Presidente del Governo regionale, Pierluigi Marquis, si è arrivati ad una nuova formulazione dell'emendamento.
In particolare per le Case da gioco è stato concordato il posticipo di dodici mesi dell’applicazione delle limitazioni alle garanzie e agli interventi in concomitanza di un piano di risanamento nei casi di crisi (come previsto dal comma 5 dell’art. 14 del Dlgs 175/2016). Ovvero ancora per un anno si potranno effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito o rilasciare garanzie. Inoltre le Case da gioco saranno escluse dall’applicazione periodica di piani di razionalizzazione.
"La situazione delle Case da gioco italiane richiede un approccio specifico per il loro risanamento – ha spiegato il Presidente Marquis – per le mutate condizioni del mercato e per la rilevanza dei programmi di rilancio. Per questa ragione ho fatto esplicita richiesta di un tavolo politico bilaterale con lo Stato, che consenta di verificare che durante le prossime fasi non intervengano incompatibilità con la normativa. Nel nostro approccio sulla crisi del Casinò, resta fermo quindi il rispetto della legittimità degli atti, una visione orientata a uno stabile rilancio e riassetto dei conti, e a un superamento della crisi, con trasparenza dinanzi a tutti i valdostani, anche di quelli che attraversano difficoltà economiche e occupazionali".