Castello di Introd, ritirata la mozione di Progetto Civico Progressista
“Questa mozione è inopportuna”. E’ il coro unanime che si è levato ieri sera in Consiglio regionale contro la mozione presentata da Progetto Civico Progressista sul Castello di Introd. Il testo, poi ritirato Minelli e Guichardaz, intendeva impegnare la Giunta a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica dell’acquisizione del maniero e a compiere gli atti necessari, compresa l’individuazione delle risorse finanziarie, per esercitare il diritto di prelazione da parte della Regione.
Ad aprire il fuoco di fila contro Minelli è stata Nicoletta Spelgatti della Lega Vda. “Esercitare il diritto di prelazione prima che sia stata depositato qualcosa di ufficiale, crea degli effetti distorsivi del mercato”. Il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ribadisce “l’interesse per l’importanza storica, artistica e culturale del castello di Introd” ma taccia la mozione di inopportunità “prima dei necessari passaggi formali”. Ancora più duro il collega, il capogruppo Uv Aurelio Marguerettaz: “La sua iniziativa è sciagurata e passibile di creare un grave danno patrimoniale all’amministrazione regionale”. Ricorda che “il mercato ha le sue regole” Mauro Baccega di Forza Italia “votare una mozione di questo tipo in questo momento significherebbe quasi drogare il mercato”. Parla di “aspetti delicati” anche Augusto Rollandin di Pour l’Autonomie, mentre Pierluigi Marquis di Stella Alpina accusa Minelli di “aver messo in imbarazzo l’aula”. Stefano Aggravi della Lega Vda chiede a Minelli “ai fini del mantenimento del buon nome della Regione” di ritirare la mozione. Proposta poi accolta da Minelli che “si riserva di presentarla in altri termini nel prossimo Consiglio”.