Cogne, Roullet si è dimesso da consigliere comunale

18 Agosto 2011

Piero Roullet si è dimesso dalla carica di consigliere comunale, inviando una lettera a ogni membro dell’Assemblea. Con questa decisione l’ex presidente della Chambre risolve una situazione d’incompatibilità tra il suo ruolo di amministratore e il ricorso al T.A.R. presentato dallo stesso in qualità di legale rappresentante della Società Bellevue S.n.c. contro il Comune di Cogne.

La questione riguarda il rilascio di una concessione edilizia per l’ampliamento della zona benessere dell’Hotel Bellevue nei prati di Sant’Orso. “Il ricorso, che ha portato all’annullamento di tutti i vincoli preordinati all’esproprio del nostro P.R.G.C. – ha commentato ieri sera il sindaco di Cogne, Franco Allera nell’ultima seduta dell’Assemblea – è gravissimo dal punto di vista sostanziale per gli effetti devastanti che potrebbe produrre, ma è ancor più grave dal punto di vista politico in quanto dimostra quanto egli ritenga prioritario il proprio interesse personale a quello collettivo.”

L’argomento delicato della salvaguardia ambientale dei prati di Sant’Orso è stato discusso in Consiglio senza la presenza della minoranza, che per protesta ha deciso di non partecipare alla riunione. Con una delibera d’indirizzo, illustrata dal sindaco, il Consiglio ha quindi richiesto alla Regione di “promuovere una modifica al P.T.P. regionale per riassoggettare la porzione di territorio tra l’abitato di Cogne e il margine dell’attuale zona A3 del P.R.G.C., che di fatto è parte integrante dei prati di St. Orso, a vincolo assoluto di inedificabilità”.

Inoltre, l’assemblea ha chiesto di modificare la legge n. 11del ‘98, per far sì che il campo di applicazione delle deroghe volumetriche per gli esercizi alberghieri non costituiscano variante agli strumenti urbanistici superandoli, nelle aree vincolate ai sensi dell’art. 40 del P.T.P; e di sensibilizzare la Sovrintendenza affinché, in attesa della modifica di tali strumenti urbanistici, non conceda ulteriori pareri favorevoli a qualsiasi tipo di edificazione in tali aree anzi, laddove possibile, le revochi.

“Qui si parla di salvaguardare valori e principi condivisi dalla quasi totalità della popolazione di Cogne – ha concluso Allera – che caratterizzano e qualificano l’immagine stessa del nostro Paese. Si tratta di difendere una scelta di sviluppo turistico che ci siamo dati e in cui tutti ci siamo riconosciuti. Ma soprattutto, vorremmo scongiurare che possano venire realizzate altre costruzioni in elevazione sui prati di Sant’Orso o accessi a strutture interrate dal marciapiede di rue Grand Paradis che deturperebbero in modo irreparabile il nostro paese”.

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