Congresso Pd, critiche da Progetto civico progressista

09 Dicembre 2021

Non sono piaciute a Progetto Civico Progressista le dichiarazioni arrivate dal Congresso Pd. “Ci si aspettava un confronto franco e coraggioso su quello che non ha funzionato per vari anni e che aveva portato il Partito a scomparire dal Consiglio regionale nel 2018 e a toccare il minimo storico di consensi e di azione politica” evidenzia in una nota Rete Civica. “Nella mozione congressuale unitaria invece non c’è un’analisi del passato, non c’è un’indicazione precisa sui contenuti programmatici più importanti, ma ci sono due scelte chiare. Innanzitutto si stabilisce che il principio ispiratore del nuovo PD è l’alleanza a tutti i costi con gli autonomisti, al di là della presenza o meno di contenuti, analisi e obbiettivi riformatori. La seconda è il rifiuto di privilegiare l’alleanza dei progressisti e la centralità dei contenuti programmatici che era stata presentata agli elettori alle ultime elezioni come un impegno solenne”.

Di Progetto Civico Progressista, secondo Rete Civica, si è parlato “solo in termini negativi, insistendo su due assunti menzogneri. In primo luogo l’affermazione che il Pd è uscito da Pcp perché questo si era trasformato in un “superpartito” che non riconosceva il ruolo e l’identità delle singole componenti.  In secondo luogo le reiterate accuse sulla presunta incapacità di mediazione e di confronto di Pcp e Rc.”

Anche la scelta di non invitare al Congresso” le forze che hanno dato vita a PCP e hanno consentito al PD di tornare in Consiglio regionale” non è piaciuta agli ex alleati. “Per questa strada il PD si assumerà, nuovamente, la responsabilità di determinare un’altra storica sconfitta della sinistra valdostana e la sua subalternità a quella palude politica, fatta sistema, che è la principale responsabile dell’arretratezza sociale ed economica della nostra regione”.

Parole non troppo distanti da quelle pronunciate da Erika Guichardaz di Area democratica. “La mozione del segretario vuota. Parla di aggregare le forze di centro sinistra, ma oltre a non invitarle al congresso, non si capisce su temi come ospedale, contrasto alla povertà, discariche, cime bianche, lavoro e ferrovia quali siano le proposte”.

La consigliera di Pcp sottolinea, poi, la partecipazione “scarsa”, le “regole grandi assenti” e “le proposte avanzate nemmeno considerate dagli alleati che hanno già messo fine alla discussione su una possibile donna in giunta”.

Machet

Al neo segretario del Pd Luca Tonino arrivano però anche gli auguri di buon lavoro dalla Presidente dell’Uv Cristina Machet. “Lavoriamo insieme affinché i cittadini e soprattutto i giovani riacquistino fiducia nella politica e nelle istituzioni. Riprendendo il discorso del segretario nazionale Enrico Letta, Machet sottolinea l’importanza di proteggere l’autonomia e il particolarismo della Valle d’Aosta, “con i suoi piccoli comuni di montagna”. .

 

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