Congresso Uv, un lungo applauso saluta il nuovo Presidente Ennio Pastoret
Ennio Pastoret è il nuovo Presidente dell’Union Valdôtaine. Non una votazione ma una acclamazione vera e propria, presa dal Presidente uscente Ego Perron come un segnale chiaro dato dalla platea del Mouvement.
Un applauso finale appassionato, una platea convinta dal discorso di Pastoret, di fatto un discorso di insediamento, che ha tracciato una proiezione della sua futura presidenza.
“La mia candidatura è stata una scelta fatta non per ambizione o volontà di presenza sulla scena politica – spiega Pastoret – anche perché avrei potuto esserci ugualmente in ruoli più confortevoli. L’ho fatto per dare qualcosa a questo movimento che mi ha dato tante importanti possibilità, per essere con e per l’Union Valdôtaine e non contro qualcuno o qualcosa. Lavorerò con spirito di servizio e spero di ottenere risultati confortanti per la Valle grazie all’aiuto di tutti gli unionisti, e di operare con spirito di ascolto e comprensione per le diverse esigenze. Proverò a portare avanti il lavoro fatto da Ego Perron nel segno della continuità perché mi riconosco completamente nel grande lavoro della sua presidenza”.
Dopo le dichiarazione d’intenti – Pastoret annuncia di voler ricevere solo dei rimborsi, a seconda delle disponibilità del movimento – è il momento dell’analisi della situazione politica e sociale della Regione ed i rapporti con le altre forze politiche: “Questo è il momento nel quale le persone responsabili non si nascondono ma si mostrano serie, evitando gli slogan. Gli elettori ci hanno dato la responsabilità di governare e lo stiamo facendo assumendoci grandi responsabilità. Ho sentito tante belle parole stamattina dalle altre forze politiche e da domani aspettiamo un seguito a queste parole, seguito sul quale dubito molto”.
Poi il finale, tutto teso alla difesa dell’autonomia con un’ennesima stoccata: “Dell’autonomia ne parlano tutti ma la sua difesa come sempre tocca all’Union. Un’autonomia che esiste perché abbiamo un’identità speciale. I nostri avversari fanno una politica tutta incentrata contro l’Union Valdôtaine e non a favore della Valle d’Aosta o per il suo bene. Auguro però loro una buona e lunga vita perché è la nostra esistenza che giustifica la loro”.