Consiglio regionale, Augusto Rollandin resta vice presidente
Il passo indietro del vice presidente del Consiglio regionale Augusto Rollandin non arriva. Così come l’invito dell’aula alle dimissioni. La mozione presentata da Rete Civica non passa (16 a favore, 15 contrari e 3 astensioni), nonostante il ritorno in aula dei franchi tiratori, durante la votazione segreta. La minoranza, che poteva contare su 15 “sì” all’iniziativa (Mossa era assente e Pulz aveva annunciato l’astensione), raccoglie un voto in più mentre la maggioranza ne perde tre.
“E’ una questione di opportunità politica e istituzionale” aveva spiegato il promotore della mozione, Alberto Bertin. “Bisogna mettere al riparo le istituzioni da queste vicende”. “Il Presidente e i vice rappresentano tutti e 35 i consiglieri” aggiunge la collega Chiara Minelli.
L’iniziativa di Rete Civica trova l’appoggio di Lega, Mouv’ e M5S ma non di Adu Vda.
“Non sono disposta a trasformare quest’aula in un tribunale del popolo” ha detto Daria Pulz attaccando poi gli ex colleghi di movimento. “Le motivazioni sono fuorvianti e pure sbagliate. Non spetta a noi condannare o assolvere sulla base di indagini penali in corso”.
Nella maggioranza, accanto alle posizioni di chi come Marquis e Bianchi si dice “garantista”, spiccano le parole di Patrizia Morelli che sottolinea come la questione “è soggettiva, e fa riferimento alla scelta di ognuno, del vice presidente e del suo movimento“.