Consiglio regionale: fra le polemiche entra in aula Giovanni Barocco
Non è riuscito a Mouv’ e Lega il tentativo di mettere in crisi la maggioranza, impedendo la sostituzione del consigliere Marco Sorbara, agli arresti dal 23 gennaio scorso nell’ambito dell’operazione Geenna.
Alle 12 circa di questa mattina Giovanni Barocco, primo escluso fra le fila dell’Uv (860 preferenze), entra nell’Assemblea regionale, ricostituendo il plenum. A votare la convalida dell’ex sindaco di Quart e ex presidente dell’Unité Mont Emilius i 17 componenti della maggioranza e il M5S, il cui voto è stato determinante. Astenuti Daria Pulz di Adu Vda e Chiara Minelli e Alberto Bertin di Rete Civica mentre hanno votato contro Lega e Mouv’.
La presa di posizione dei due gruppi è stata fortemente criticata dagli altri componenti della minoranza. Lo scontro è stato in particolare acceso fra i grillini e il Carroccio.
“Questa maggioranza non ha i numeri per procedere” ha ribadito Stefano Aggravi della Lega “C’è un caso politico e regolamentare non banale.” Al Presidente della Regione è arrivato, quindi, un nuovo invito alle dimissioni da parte di Elso Gerandin di Mouv’. “Deve evitare uno scontro istituzionale”. Poi rivolto ai colleghi di minoranza “Chiunque sia di supporto a questa convalida, farà parte della nuova maggioranza”.
Parole respinte dal capogruppo del M5S Luciano Mossa. “Lega e Mouv’ vogliono mettere da parte i principi dello Stato di diritto per mettere in difficoltà la maggioranza”. Ai grillini è quindi arrivata l’accusa di “stampella della nuova maggioranza”.
Per la consigliera di Rete Civica Chiara Minelli: “Non c’è nessuna nuova maggioranza e il tono minaccioso utilizzato è da respingere. Noi dobbiamo solo attenerci ad un regolamento”.
Dai banchi della maggioranza Patrizia Morelli di Alpe mette in guardia Lega e Mouv’: “Chi si prenderà la briga di votare contro se ne assumerà le responsabilità, che saranno anche di tipo erariale”. Pierluigi Marquis di Stella Alpina: “Così si fa venire meno il rispetto delle regole fondanti della democrazia”.
Daria Pulz di Adu torna ad evocare le elezioni anticipate: “Non basta sostituire un consigliere, si deve andare tutti a casa e ridare la parola agli elettori, nella ferma speranza che il prossimo giro spalanchino gli occhi in coerenza con le accuse che muovono sempre alla classe politica”.
Barocco conferma l’adesione all’Uv
“Io sto nell’Uv, le mie battaglie politiche cercherò di condurle sempre all’interno del mio movimento” ha annunciato in aula Giovanni Barocco, subito dopo aver giurato. “Sono qui per costruire, per portare il mio piccolo contributo fatto di idee nuove e di progetti che guardano al futuro, per dare voce a tutti i valdostani e amici che mi hanno chiesto di battermi per costruire progetti innovativi”.
Nel suo discorso Barocco ha poi auspicato che l’Uv capisca “nel profondo, i messaggi che ci giungono dai valdostani: per cercare di arrivare adesso all’elaborazione di contenuti, prima dei contenitori; per creare assieme un percorso autonomia con la “A” maiuscola che punti all’autonomia del terzo millennio. Quella che non può più aspettare e che ha bisogno di affrontare i nuovi modelli di pensiero non rimanendo nel freezer, ma che deve essere portata fra la gente, con determinazione, simpatia, energia e obiettivi condividi chiari per tutti”.