Consiglio regionale, nella prima seduta del 2018 l’elezione di un nuovo Presidente

03 Gennaio 2018

Anno nuovo, presidente e assessore nuovi. La prima seduta del Consiglio regionale del 2018 dovrebbe portare alla sostituzione del dimissionario Presidente del Consiglio Valle, Andrea Rosset. La staffetta, prevista nell'accordo fra Uv e Uvp dell'ottobre scorso, avrebbe dovuto portare inizialmente sullo scranno più alto dell'Assemblea regionale Augusto Rollandin. Sul nome dell'ex presidente della Regione è arrivato però il veto dei progressisti.

Mercoledì 10 gennaio l'Uv farà il nome, salvo sorprese, il nome di Joel Farcoz, quale candidato alla carica di Presidente dell'aula. L'elezione, come dimostrano i precedenti di questa legislatura, potrebbe però non essere scontata al primo turno. 

In prima battuta servono 24 consiglieri presenti. Se la minoranza dovesse decidere di abbandonare l'aula l'elezione sarà rinviata ad altra adunanza, da tenersi entro il termine di otto giorni, nella quale si procede a nuova votazione, purché sia presente la metà più uno dei consiglieri.

Il Presidente viene poi eletto con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei consiglieri. Se dopo tre votazioni nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta, si procede ad una quarta votazione nella quale è eletto il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti; a parità di voti è eletto il più anziano di età.

Nella stessa seduta dovrebbe poi arrivare l'elezione del nuovo Assessore alle Finanze, incarico attualmente ricoperto dal Presidente della Regione, Laurent Viérin dopo le dimissioni di Ego Perron. L'Uv in questo caso fa scendere in campo l'ex Assessore all'Agricoltura, Renzo Testolin. 

Un altro incarico, al momento vacante, è quello di capogruppo del Leone Rampante che dovrebbe andare a David Follien. 

Il già ricco menù della prima seduta dell'anno si completa con 8 interrogazioni, 21 interpellanze e 6 mozioni.

Fra gli argomenti al centro del dibattito: l'aeroporto regionale, la casa da gioco, il Traforo del Gran San Bernardo, i rincari autostradali e ancora le "adaptations" nella scuola con la richiesta della minoranza di revocarle. 

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