Consiglio Valle, a preoccupare sono ora le conseguenze del voto anticipato

07 Gennaio 2020

A che serve approvare un bilancio se poi non hai un governo che possa deliberare? E’ la domanda che rimbalzava oggi nel foyer del Consiglio regionale, a margine della riunione della II Commissione consiliare. Con le dimissioni il 14 dicembre scorso del Presidente Fosson, la Giunta ancora in carica, in prorogatio fino al 14 febbraio, può solo operare in ordinaria amministrazione.

“Se domani votiamo il bilancio e poi si va a votare, prima di settembre non succede più nulla perché ci vogliono almeno due mesi per mettere in piedi la macchina amministrativa” spiega la posizione di Alliance Valdotaine Alessandro Nogara “I soldi non si possono impegnare, ci va una giunta che delibera in base al bilancio approvato e dà corso agli investimenti. Si fanno un tot di delibere e poi si va a votare, fissando già la data delle elezioni”.

Nei giorni scorsi la proposta di Alliance Valdotaine era per un election day  – doppio voto per comunali e regionali – nel mese di maggio.
“Non ci si può lanciare in un percorso di nuove elezioni senza aver valutato le conseguenze sul piano amministrativo – aggiunge Pierluigi Marquis di Stella Alpina –  Un conto è il superamento della fase dell’esercizio provvisorio, un altro è il problema della gestione del bilancio. Se il 14 febbraio dovesse concludersi questa esperienza è del tutto evidente che si aprirà un periodo di due o tre mesi che porteranno alle elezioni, dove l’attività non potrà corrispondere appieno all’attuazione del bilancio”.

La strada del Governo di scopo non trova però al momento d’accordo il Carroccio e Vdalibra. “L’unica opportunità è il ritorno alle urne il più in fretta possibile, la Valle d’Aosta ha bisogno di ripartire. Niente inciuci” dice Nicoletta Spelgatti della Lega Vda. “Da noi non ci sarà alcun sostegno ad un governo di scopo, l’unico scopo deve essere il ritorno al voto” ribadisce Roberto Cognetta. Il consigliere  di Vdalibra ricorda poi come a portare in un “cul de sac” l’attuale legislatura siano stati gli errori commessi dalla maggioranza, come quello di non “dimettersi non appena ricevuto l’avviso di garanzia”.

Dopo aver audito nel pomeriggio i dirigenti dell’Assessorato alle finanze, la seconda commissione tornerà a riunirsi venerdì mattina alle ore 9. “Nei prossimi giorni ci sarà fornito un quadro di raffronto tra il 2019 e il 2020  – spiega Marquis – che sarà utile per poter definire eventuali proposte modificative rispetto al bilancio che è stato scaricato dalla Giunta, in modo da arricchirlo e rispondere alle richieste avanzate dai soggetti auditi in Commissione.”

 

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