Gli allevatori chiedono ai futuri amministratori: “Decisioni e programmazione”

03 Marzo 2020

Individuare “amministratori che vorranno operare in maniera corretta e decisa assumendosi la responsabilità di dare seguito agli impegni assunti per rendere concreta un’azione politica e programmatica che sia in grado di ridare fiducia e prospettiva agli operatori del settore.” E’ l’auspicio per la nuova legislatura che arriva dall’Arev, che sabato scorso ha riunito i Presidenti delle Sociétés d’Elevage con il comitato direttivo dell’associazione regionale degli allevatori.

L’incontro si è aperto con un’analisi della situazione economica del settore, che ancora una volta vede un calo del numero di aziende e “un generale diffuso pessimismo”.

“La situazione di stallo venutasi a creare in conseguenza della crisi politica di fine anno e l’azione di programmazione poco incisiva – spiega una nota –  costringono ad approfondite riflessioni e serie programmazioni future. Il mondo dell’allevamento e l’intero comparto produttivo regionale non si meritano una condizione di assenza di programmazione e mancate decisioni come quelle che hanno contraddistinto gli ultimi anni, circostanza venutasi a creare a causa di eccessivi personalismi, eccessiva conflittualità, mancanza di linee programmatiche chiare e scarsa condivisione degli obiettivi con il tessuto produttivo. In diverse occasioni le istanze degli allevatori sono state ignorate”.

Gli allevatori chiedono, quindi, per il futuro certezze istituzionali e finanziarie.

“E’ il momento di far capire quale importanza viene riservata al settore primario e se l’insostituibile funzione del comparto dell’allevamento rappresenta una priorità  nell’azione politica e programmatica del prossimo futuro.  – prosegue la nota – I segnali nel prossimo futuro devono essere tangibili segnando una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni per ridare vigore e ottimismo ad un settore fondamentale per lo sviluppo armonico del nostro territorio a beneficio di tutte le categorie economiche e della qualità della vita di ogni valdostano e di ogni frequentatore della Valle”.

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