Consiglio Valle, il salvataggio della legislatura al rush finale
Tempus fugit. Quando manca una settimana al termine dei 60 giorni di prorogatio del governo regionale, le manovre per la formazione di un nuovo esecutivo sembrano ancora in alto mare.
La novità delle ultime ore è l’entrata in campo dei movimenti, peraltro annunciata nei giorni scorsi. Questa mattina è arrivato il primo confronto ufficiale fra le commissioni politiche di Uv, Uvp, Alpe e Stella Alpina.
“Siamo stati invitati da Stella Alpina e Alliance Valdotaine – racconta il Presidente del Leone Rampante Erik Lavevaz – per valutare l’eventualità di un presidente incaricato di fare questa verifica”. Iniziativa che non ha però trovato il favore del Mouvement.
“Abbiamo ribadito la nostra posizione, che è sempre la stessa. Non siamo per nuove maggioranze e non diamo a nessuno il mandato di esplorare situazioni diverse”.
Una linea che ieri ha trovato d’accordo anche la maggioranza del Comité Fédéral. “La linea del Conseil era di approvare il bilancio e di andare ad elezioni – ricorda Lavevaz – Lunedì sono stato tentato di mettere la 18esima firma, ma da solo non potevo caricarmi della responsabilità di posizionare le elezioni comunali in un certo momento rispetto alle regionali. Ho ritenuto che da una settimana all’altra poco cambiasse”.
La porta dell’Uv resta, quindi, chiusa per governi a 18/19 consiglieri. “Laddove dovesse invece arrivare il progetto di un governo sostenuto da una larga maggioranza, di almeno 21/22 consiglieri, cosa abbastanza utopica, sottoporremo la proposta al Conseil Fédéral”.
La posizione del Presidente Uv coincide con quella degli altri aderenti al gruppo, i consiglieri Peinetti e Farcoz e il presidente pro tempore Testolin? “Questo è da chiedere a loro” risponde Lavevaz.
Che le elezioni siano indigeste a molti, anche a chi lunedì sera era pronto a firmare le proprie dimissioni davanti al Segretario generale del Consiglio Valle, non è un mistero in Piazza Deffeyes. I tempi per allontanare le temute urne cominciano però a farsi risicati. Per convocare un consiglio straordinario servono, infatti, 24 ore e 12 firme.
“Entro la fine di questa settimana è necessario trovare una soluzione” dice il segretario e consigliere di Stella Alpina, Carlo Marzi “Se stiamo tutti quanti fermi ad aspettare che qualcun altro la trovi difficilmente arriverà”. Per questo “se vogliamo provare a trovare una proposta programmatica e politica ci vuole qualcuno incaricato di far sintesi”.
Il telaio su cui si tessono i fili della nuova maggioranza sono quelli dei 19 voti che hanno varato il bilancio: Uv, Alliance Valdotaine, Stella Alpina, Barocco, Rete Civica e Rini. “Senza l’Uv bisognerà fare valutazioni diverse, partire da presupposti diversi. – aggiunge Marzi – Il perimetro è inclusivo”. Ma le geometrie al momento sembrano poco variabili.