Consiglio Valle, opposizione all’attacco: “La maggioranza procede alla cieca e con superficialità”
“La maggioranza regionale procede alla cieca e con superficialità sui propri disegni di legge”. L’accusa arriva dai banchi dell’opposizione del Consiglio Valle – di cui fanno parte i gruppi Rassemblement Valdôtain, Progetto Civico Progressista, Forza Italia e Lega – al termine delle riunioni delle commissioni convocate questa mattina per esprimere un parere su tre disegni di legge sui contributi agli enti cooperativi, alle pro loco e alcune società sportive locali.
“Per l’ennesima volta – attaccano i gruppi di opposizione – la maggioranza regionale, attraverso i presidenti delle commissioni convocate con urgenza questo lunedì, ha dimostrato una totale disorganizzazione al proprio interno, una mancanza di programmazione e di rispetto nei confronti del Consiglio regionale”. I consiglieri di minoranza non hanno quindi partecipato al voto “come forma di protesta obbligata contro una gestione schizofrenica che porterà il prossimo Consiglio Valle (convocato per mercoledì e giovedì ndr) a discutere, oltre al Documento di economia e finanza regionale (il più importante atto di programmazione politica e amministrativa di una Regione), anche altri disegni di legge. L’urgenza imposta non ha permesso alla minoranza – e, più in generale, agli altri commissari – di poter presentare migliorie ai testi legislativi, né di richiedere audizioni, né di fugare ogni potenziale dubbio di natura tecnica e amministrativa presente in alcuni articoli”.
Per i gruppi di opposizione, si tratta “di una mancanza di rispetto verso i cittadini valdostani oltre che nei confronti di chi li rappresenta”. E aggiungono: “Molti di questi provvedimenti stanziano importanti risorse pubbliche e per questo non possono certo nascere dalla fretta né dalla superficialità: come già avvenuto in casi similari, c’è il rischio di dover intervenire nuovamente con ulteriori leggi con conseguenti ricadute negative per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Non possiamo continuare ad accettare questa deriva che svilisce il ruolo delle istituzioni, riducendo le commissioni e il Consiglio ad organi di mera ratifica di decisioni prese altrove”. Sulla questione, pesa “il silenzio sconcertante del presidente del Consiglio”, Alberto Bertin, che “dovrebbe, invece, garantire il buon funzionamento degli organi consiliari nell’interesse di tutta la comunità valdostana”, conclude la minoranza.