Controribaltone, il Presidente di Alpe ribadisce: “No ad una maggioranza con l’Uv”

13 Settembre 2017

"Alle condizioni attuali non è immaginabile una maggioranza che includa Alpe e l’Union Valdôtaine". Il Presidente del Galletto, Alexis Vallet ribadisce in una nota la volontà di non aderire a nessun progetto di controribaltone ma chiede che si apra al più presto una verifica di maggioranza. 

"Nessuno di noi si nasconde dietro a un dito. A marzo tutti sapevano perfettamente i rischi di un cambio di maggioranza a 18 e ci siamo assunti delle responsabilità. Ora va verificato, e in fretta, se la maggioranza c’è e a che condizioni. Se c’è, sarà necessario che ognuno rinnovi il suo impegno di responsabilità per permettere a chi ha dei ruoli operativi di lavorare.Se non c’è, chi l’ha fatta mancare si assumerà la responsabilità politica di lasciare la Valle senza un governo" avverte Vallet. 

L'autunno è sinonimo in piazza Deffeyes di bilancio e su quello che dovrà essere confezionato pesa in maniera pesante la richiesta dello Stato di 144 milioni. "Per quel che ci riguarda daremo disponibilità a chiudere un bilancio che, a questo punto, non potrà più essere di maggioranza, ma che sarà di responsabilità.  – prosegue Vallet – Perché noi manteniamo i patti con i cittadini e non ci tiriamo indietro dagli impegni assunti per un calcolo elettorale".

Per il Presidente di Alpe è arrivato il momento di "riaccendere nei valdostani la voglia di fare politica attiva. Perché solo attraverso un ricambio di persone e idee possiamo voltare pagina". Vallet descrive poi l'attuale quadro politico come "da Medioevo" e "senza futuro" e annuncia come il proprio movimento voglia uscire da questa situazione "con un progetto moderno e condiviso di Valle d’Aosta per le prossime generazioni". In questo senso Alpe dice di partecipare agli “Stati Generali Autonomisti” che "potrebbero diventare effettivamente un momento rifondativo e ideale, aperto e moderno che porti allo scioglimento delle attuali forze politiche per creare qualcosa di nuovo. Una sfida epocale, ma una sfida per il futuro".

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