Coronavirus, 200mila euro al Banco alimentare dall’Ufficio di presidenza del Consiglio Valle
Al Banco alimentare della Valle d’Aosta arriva una donazione di 200mila euro da parte dell’Ufficio di presidenza del Consiglio Valle, riunito in modalità telematica nel pomeriggio di oggi, martedì 31 marzo 2020.
“L’evoluzione della situazione di emergenza sanitaria per la pandemia da Covid-19 – evidenziano il Presidente Emily Rini, i Vicepresidenti Joël Farcoz e Luca Distort e i Consiglieri segretari Jean-Claude Daudry e Luigi Vesan – sta portando a una crisi non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica, per cui si stanno riscontrando casi sempre più numerosi di persone in difficoltà nel reperire beni essenziali, come i generi alimentari. Da qui la nostra idea di destinare dei fondi a un’associazione che è già attiva sul territorio regionale per sostenere i soggetti più bisognosi. L’Ufficio di Presidenza è da sempre attento alle problematiche di tipo sociale e oggi la solidarietà e l’aiuto economico sono, più che mai, strumenti utili a fronteggiare l’attuale situazione.”
L’Ufficio di Presidenza ha inoltre deciso di presentare un emendamento al provvedimento legislativo all’esame della seconda Commissione che prevede che i Consiglieri regionali possano ridurre il proprio trattamento indennitario o rinunciarvi fino al cento per cento e che tali risparmi siano destinati dall’Ufficio di Presidenza a favore dell’emergenza sanitaria e sociale da Covid-19. L’Ufficio di Presidenza ha inoltre proposto che i gruppi consiliari destinino all’emergenza almeno la metà dei contributi che i gruppi stessi percepiscono.
Questa mattina con un videomessaggio su Facebook era stato Philippe Milleret, portavoce del comitato politico di Pays d’Aoste Souverain a sollecitare i consiglieri regionali a mettere mano al proprio stipendio.”Non state facendo nulla, scrivete solo post sui social, condividete cose di partito e di movimento, non lavorate, ma ogni mese siete pagati” sbottava Milleret, ringraziando gli operatori sanitari e “rendendo onore ai sindaci”.