Coronavirus, calano i numeri su Aosta. I guariti sono 196
I numeri restano ancora alti, ma la situazione legata al Covid-19 sul Comune di Aosta sta lentamente migliorando.
A spiegarlo il Sindaco del Capoluogo Fulvio Centoz che – tornando ad affidarsi ai suoi canali social – parte dai dati sull’emergenza: “Siamo arrivati a 900 persone in isolamento – scendendo sotto gli oltre mille, numero che in città resisteva a qualche tempo –, mentre le persone risultate negative sono circa 770 e i positivi sono scesi in maniera consistente e, a ieri, erano 91. Abbiamo ancora 961 persone che hanno terminato l’isolamento, e 196 cittadini che erano positivi e che finalmente sono stati dichiarati guariti”.
“In prospettiva – prosegue Centoz – la situazione sembra migliorare, a livello sanitario, in maniera abbastanza netta, mentre il lavoro continua per l’amministrazione comunale che deve continuare a monitorare le persone in isolamento”. Un isolamento che “dopo due mesi, con la gente che sta cominciando ad uscire un po’ di più, chiaramente è più pesante”.
Il “plauso” ai cittadini
Primo cittadino che, dopo quattro giorni dall’ingresso nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza spende un ringraziamento nei confronti degli aostani.
“Vorrei fare un plauso a tutti i cittadini – spiega –, perché in linea generale, in questa fase cominciata lunedì, la gente ha risposto in maniera positiva. È vero, c’è più gente in giro e lo si nota anche ad occhio, ma sono convinto che ci sia un generale rispetto delle regole da parte di tutti, evitando assembramenti, indossando le mascherine e mantenendo il distanziamento necessario. Come sempre ci sono delle eccezioni e come sempre con la Polizia locale cercheremo di controllare per evitare che alcuni atteggiamenti mettano a rischio la salute pubblica”.
Tre filoni da seguire per la “Fase 2”
In chiusura Centoz si concentra sulla “Fase 2”, l’inevitabile – e necessario – pensiero da fare in questo “interregno” in cui alcune attività sono ancora chiuse ed altre cercano un ritorno, se non alla normalità, almeno che si possa avvicinare.
Il Sindaco spiega: “Il Comune si sta attrezzando per la ‘Fase 2’, e credo che senza peggioramenti tutte le attività potranno pian piano riprendere. Spero anche che chi ha subito lo stop più consistente come i commercianti, gli albergatori, i parrucchieri e gli estetisti possa ricominciare il prima possibile”.
Ma come si sta “attrezzando” l’Amministrazione? Il Primo cittadino racconta: “Stiamo facendo dei ragionamenti interni da condividere con il Consiglio e la cittadinanza. La volontà è quella di seguire tre ‘filoni’, a partire dalla riorganizzazione di tutti i servizi alla persona erogati del Comune come gli asili nido, i Centri estivi, la Cittadella dei Giovani ed i Servizi per gli anziani. L’idea è quella di provare a ripensarli per adattarli a questa situazione con l’obiettivo di riattivarli il prima possibile compatibilmente con le norme e le precauzioni del caso”.
Il secondo “filone” si concentra sulle attività produttive, commerciali e imprenditoriali: “Vorremmo intervenire sui dehors cercando di ampliarli dove possibile – prosegue Centoz –, quando i locali riapriranno”.
Il terzo “filone” invece vira sulla mobilità: “Con il trasporto pubblico contingentato – spiega ancora il Primo cittadino del Capoluogo –, stiamo portando avanti qualche ragionamento su una mobilità più sostenibile e stiamo cercando di lavorare in tempi non brevi ma brevissimi per condividere le azioni da intraprendere”.
Il “riordino” del Bilancio ed il taglio di alcune tasse
Tutte azioni che – Centoz lo dice spesso – partono da un assunto principe: capire quali risorse saranno disponibili nelle casse comunali e soprattutto, date anche le minori entrate di questi ultimi due mesi, se ce ne saranno.
Al riguardo il Sindaco spiega: “Prosegue il lavoro di riordino del Bilancio, perché siamo obbligati a recuperare maggior peso finanziario per poter intervenire. La priorità è l’azzeramento se possibile di Cosap (il canone di occpuazione del suolo pubblico, ndr.), stiamo ragionando sulla riduzione della Tari per le attività che, essendo state chiuse, non hanno prodotto rifiuti, sull’Imu e su altre agevolazioni che ovviamente necessitano di risorse di cui poter disporre”.
Nella questione Imu si incardina l’extragettito che sia il Comune di Aosta sia le altre amministrazioni locali stanno chiedendo resti in tasca ai comuni, con la Regione a pagarlo – in tutto o in parte – allo Stato.
Non “bruscolini”, dal momento che la cifra sborsata dal solo Capoluogo è pari a 7,7 milioni di euro.
“Il tema rimane – chiude il Sindaco –, e spero che la Regione, che si è occupata direttamente della questione, possa farsene carico anche solo in parte per permetterci di intervenire in maniera sostanziosa per aiutare le attività produttive e portare avanti in maniera compiuta questa seconda fase dell’emergenza”.