Coronavirus, la nuova stretta per Natale
Da gialla a rossa in meno di quattro giorni. E’ il destino riservato alla Valle d’Aosta dall’ultimo decreto del Governo Conte. La nostra regione diventerà gialla il 20 di dicembre (per scadenza dell’ordinanza vigente), ma il 24 sarà di nuovo rossa come del resto tutta Italia. Il nuovo lockdown “per scongiurare l’aumento dei contagi” è stato annunciato stasera dal Premier Conte. Il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e il 1, 2, 3, 5 e il 6 gennaio tutta Italia sarà zona rossa, mentre negli altri giorni non festivi si tornerà in arancione.
Nei giorni di zona rossa è consentito, tra le ore 5 e le ore 22, una sola volta al giorno, spostarsi, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.
Consentita anche l’attività motoria, ma in prossimità del proprio domicilio e l’attività sportiva all’aria aperta, ma solo in forma individuale. Restano chiusi bar, ristoranti – consentito fino alle 22 l’asporto e la consegna a domicilio – negozi e centri estetici. Sarà vietato spostarsi, salvo che per ragioni di lavoro, salute e necessità. Aperti fino alle ore 22 i centri di culto.
Nei quattro giorni feriali (28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) resteranno chiusi bar e ristoranti (consentito l’asporto e la consegna a domicilio), mentre saranno aperti i negozi fino alle ore 21. Sarà vietata la circolazione fuori dal proprio Comune, a meno che non si tratti di centri al di sotto dei 5 mila abitanti, dai quali ci si potrà spostare per un raggio massimo di 30 chilometri, senza però poter andare nei capoluoghi di provincia.
Resta confermato il divieto di spostarsi fra regioni, anche per raggiungere le seconde case, già dal 21 dicembre e fino al 6 gennaio.
Nel decreto legge sono state inoltre inserite ulteriori misure di ristoro: 645 milioni di euro per bar e ristoranti, che resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio”
“Ci avviamo pur con misure restrittive alla fine di quest’incubo con il vaccine day, – ha sottolineato il Premier Conte – non risolveremo il problema il 27 dicembre, ma dobbiamo attendere il nuovo anno. Dobbiamo ancora rimanere concentrati e non abbassare la soglia di attenzione”.