Coronavirus, la Valle d’Aosta effettuerà lo screening di massa sulla popolazione
Dopo l’Alto Adige, anche la Valle d’Aosta testerà nelle prossime settimane tutta la popolazione. Sul progetto presentato da Alliance Valdotaine e poi ridefinito dalla Protezione civile è arrivato oggi il via libera della maggioranza regionale. L’iniziativa potrà inoltre contare sull’invio, gratuito, di 60mila tamponi antigenici rapidi, promessi dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri.
L’obiettivo dello screening è da una parte di fotografare la diffusione del virus nella popolazione valdostana e dall’altra di individuare e isolare i positivi asintomatici.
La campagna, su base volontaria, sarà rivolta a tutti i residenti in Valle d’Aosta, di età superiore ai cinque anni, che non si trovino in condizione di isolamento o quarantena. La Protezione civile si attende una partecipazione del 70% della popolazione, ovvero circa 84.000 persone.
La data dello screening sarà definito in base all’ultimo Dpcm del Governo Conte, atteso fra giovedì e venerdì. Se verrà confermato il divieto di spostamento fra regioni, è probabile che i test a tappeto siano eseguiti la prima settimana di gennaio, pochi giorni prima del rientro in classe degli studenti e della riapertura delle regioni.
Secondo lo studio della Protezione civile serviranno tre giorni, probabilmente un venerdì, un sabato e una domenica, per testare tutta la popolazione, nei comuni di residenza o in gruppi di comuni dove saranno organizzate 153 squadre o “linee” (composte da un infermiere, un aiuto infermiere, due amministrativi e quattro volontari) per l’effettuazione dei tamponi. A queste si aggiungono due squadre volanti (più, eventualmente, altre due), per un massimo di otto persone giornaliere.
Ogni squadra, secondo le stime effettuate, lavorando otto ore, dovrebbe effettuare giornalmente 200 tamponi. Ad esempio ad Aosta saranno necessarie almeno 39 linee, 6 a Sarre, 4 a Saint-Christophe, 2 per i comuni di Allein, Doues, Etroubles e Saint-Oyen. Le sedi dove verranno eseguiti i test saranno decise dai comuni.
Oltre ai tre giorni dello screening vero e proprio, il progetto prevede una settimana di preparazione e un giorno di verifica e organizzazione dei dati. Il costo dell’operazione, senza contare il costo del personale, reperito dall’Azienda Usl, ammonta a 117.087 euro circa.