Coronavirus: l’Uv chiede coesione alla politica e un cambio di passo nella gestione della crisi

01 Aprile 2020

“No a campagne elettorali, sì a un lavoro di gruppo coeso per risposte concrete”.

A scriverlo in una nota è l’Union Valdôtaine, ed il richiamo è quello all’unità di intenti: “In uno dei momenti più tristi per la Valle d’Aosta la politica deve essere all’altezza della situazione e soprattutto ha la responsabilità di operare celermente per dare risposte ed infondere un minimo di serenità alla popolazione valdostana”, spiega il “Mouvement”.

Popolazione “alle prese con preoccupazioni e angosce per la propria salute e per la salute dei propri cari, l’ultimo dei loro interessi è leggere comunicati a ripetizione di maggioranze trasversali che richiedono commissari, ricomposizioni di giunte regionali con nuovi assessori, assessori che reclamano e indicano potenziali commissari, commissioni consiliari che sollecitano la nomina di un commissario, un Presidente che dichiara di non volerlo nominare e partiti e movimenti politici che accusano gli altri di incapacità e inefficienza”.

A scapito della credibilità, già minata, della politica tutta: “L’immagine della politica valdostana ne esce fortemente indebolita – prosegue l’Uv –, in un momento in cui dovrebbe essere monolitica. Chiediamo un nuovo approccio della politica, tutta. Occorre un cambio di passo immediato nella gestione della crisi, da parte di tutti”.

Poi la richiesta si fa più precisa: “L’Union Valdôtaine chiede ai consiglieri regionali, anche ai suoi eletti, di farsi promotori di un nuovo approccio, che permetta di superare le sterili divisioni interne e le contrapposizioni. Il nostro Movimento sollecita tutto il Consiglio e il Governo Regionale a lavorare con una maggiore coesione, evitando di dover continuamente assistere ad esternazioni che disorientano la nostra comunità Non vogliamo sottostimare il momento di inaudita difficoltà ma ci sono problemi che devono essere affrontati con maggiore efficacia”.

Tra questi, il “Leone rampante” elenca: “le difficoltà ad effettuare e refertare i tamponi, il materiale necessario a proteggere i nostri sanitari e di coloro che si occupano dei servizi alle persone, la gestione delle microcomunità, la sospensione delle prove per l’assunzione di 83 collaboratori professionali sanitari-infermieri. In campo economico occorrono risposte immediate, in particolare per trovare una soluzione sui tempi lunghi che paiono prospettarsi per l’erogazione della cassa integrazione e per dare liquidità a imprese e famiglie”.

In questo, uno dei passaggi per l’Uv da compiere è quello sulla comunicazione, che deve essere anzitutto più chiara: “È necessario e dovuto uno sforzo comunicativo che spieghi cosa impedisce la soluzione immediata dei problemi e quando verosimilmente potranno essere risolti. Ad esempio, spiegare, sicuramente una cosa marginale, perché impedire a coloro che hanno un orto di approvvigionarsi di trapianti e sementi in modo da permettere la coltivazione di ortaggi ad uso domestico. Una attività che potrebbe essere svolta in sicurezza e potrebbe alleviare lo stress psicologico che sta vivendo la nostra comunità”.

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