Coronavirus, Rete civica propone indennizzi a fondo perso alle imprese

13 Aprile 2020

I provvedimenti di Stato e Regione, finora approvati e in via di approvazione, sono importanti come prima risposta alla crisi economica e sociale prodotta dalla pandemia, ma non bastano per evitare il rischio di chiusura definitiva e il fallimento di tante piccole imprese valdostane, specie del settore turistico e commerciale, duramente colpite”.

A scriverlo è Rete civica che propone di inserire nel terzo provvedimento regionale di misure a sostegno dell’economia valdostana colpita dall’emergenza Covid-19 diversi emendamenti.

“Per molte delle 10.500 micro e piccole imprese attive in Valle d’Aosta nei mesi di marzo e aprile gli introiti sono stati pari o vicino allo zero con perdite di fatturato che, secondo alcune associazioni di categoria, nel primo semestre 2020 saranno del 73% (corrispondente solo nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione in Valle d’Aosta a circa 200 milioni di euro), con prospettive fortemente incerte per l’estate imminente e il mantenimento di cospicui costi fissi ineludibili (dipendenti in alcuni casi, utenze, locazioni, noleggi, manutenzioni, ecc.). Alcune di queste imprese hanno perso commesse e clienti mantenendo molti costi fissi, altre hanno dovuto continuare a lavorare senza poter accedere agli ammortizzatori sociali, ma riducendo anche del 90% ogni introito”.

Imprese che, prosegue Rete civica, non saranno in grado di ricorrere a un indebitamento che, seppur a condizioni favorevoli, sposterebbe unicamente di qualche mese il problema e non scongiurerebbe la chiusura.

“Occorre creare al più presto un indennizzo a fondo perso commisurato alla perdita di fatturato. Un indennizzo simile è stato già varato nel Canton Valais”, spiega il movimento.

Domani, martedì 14 aprile, gli emendamenti verranno presentati in seconda Commissione, per poi approdare in Consiglio.

Tra questi la proposta di inserire tra le misure di sostegno una indennità per Piccole Imprese: “una misura economica sulla quale prendere un impegno, per infondere fiducia e speranza e dare una prospettiva certa a chi oggi non vede altra soluzione che chiudere”, scrive Rete civica.

Un altro emendamento del Gruppo consiliare composto da Bertin e Minelli prevede “un doveroso atto di equità e giustizia sociale”, cioè l’inserimento in legge di un articolo che riduca del 20% le indennità di carica e la diaria dei consiglieri e del 30% tutte le indennità di funzione e l’azzeramento dei contributi mensili ai gruppi consiliari.

Il tutto per la durata di almeno un anno.

“L’importo che deriverebbe da questa riduzione – spiegano i consiglieri – è superiore ad 1 milione di euro, una cifra maggiore dell’intera somma destinata dallo Stato ai Comuni valdostani per far fronte alle difficoltà delle fasce più deboli della popolazione nell’attuale drammatica emergenza. La Regione deve mettere a disposizione dei cittadini, quanto prima, le cospicue risorse finanziarie che ci sono e gli strumenti per renderle efficaci, come richiesto anche dalle associazioni di categoria e sindacali”.

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