Coronavirus, Rini: serve un coordinatore regionale sanitario dell’emergenza
Un coordinatore regionale sanitario della emergenza. E’ quanto torna a chiedere oggi la coordinatrice di Forza Italia Emily Rini, rilanciando la proposta presentata assieme a Fratelli d’Italia.
“Diventa fondamentale che un tecnico sanitario coordini interamente tutte le azioni e le scelte sanitarie da mettere in campo sul nostro territorio regionale e a coordinarne la comunicazione. – scrive Rini – Non può essere un esponente politico (e lo dico da appartenente a questa categoria!) a coordinare le azioni sanitarie. Deve essere un medico, scevro totalmente dall’ambiente politico e ancor più influenzato da eventuali riscontri elettorali. Per favore interveniamo e facciamolo subito, non abbiamo più tempo.”
Con Fratelli d’Italia e Front Valdotaine, Forza Italia ha presentato un’articolata proposta di azioni e di misure urgenti e straordinarie “da attuare nell’immediato in Valle d’Aosta, in quanto ci sarà successivamente la necessità di rimodulare le azioni e le misure da attuare sulla base delle esigenze di intervento che il tessuto produttivo ed economico-sociale valdostano manifesterà sia nel breve che nel medio periodo”.
Fra le misure suggerite: azionare specifiche leve di defiscalizzazione e di decontribuzione; attivare un Fondo straordinario di solidarietà regionale dal quale poter attingere per poter integrare su base regionale le misure attivate dal Governo legate agli ammortizzatori sociali; provvedere alla sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui a tasso agevolato concessi dalla finanziaria regionale Finaosta almeno per 18 mesi; permettere l’apertura di nuove linee di credito attraverso le opportunità a tasso agevolato offerte dalla finanziaria regionale Finaosta e ancora permettere alle aziende che hanno già acceso dei mutui o dei finanziamenti con il sistema bancario, di poter accedere a nuove garanzie.
Per i lavoratori autonomi si chiede: un contributo mensile con partita Iva di 500 euro e l’introduzione di voucher familiari per consentire l’accudimento dei figli minori a casa, mentre per le famiglie, oltre alla sospensione del pagamento delle rette degli asili nido per il periodo non usufruito e la sospensione delle rate dei mutui per 18 mesi, la proposta è di potenziare ampliare le possibilità offerte dai congedi parentali, intervenendo emergenzialmente sulla flessibilità di tale sistema.
Infine sul fronte sanitario i tre movimenti chiedono di aumentare il numero di tamponi effettuati sul territorio regionale, in particolare nelle località turistiche che hanno registrato un maggior afflusso di persone provenienti dalle zone sottoposte fino a qualche giorno fa a specifiche restrizioni disposte dal Governo; rendere immediatamente operativa la strumentazione necessaria per poter valutare direttamente in Valle d’Aosta l’esito dei tamponi effettuati a livello locale e potenziare le misure di sicurezza medico-sanitaria ospedaliera sulla base del modello adottato dalla sanità lombarda.