Coronavirus, Testolin dice “No” anche al reintegro della Giunta regionale
Dopo il “No” al commissario straordinario, il Presidente della Regione Renzo Testolin chiude anche all’ipotesi di reintegro della Giunta regionale. Con una missiva inviata ai 20 consiglieri regionali che, nei giorni scorsi, gli avevano chiesto di procedere in tal senso, Testolin sottolinea come: “il governo regionale e l’Assemblea sono in grado di operare con provvedimenti straordinari e urgenti, giustificati dalla pandemia planetaria che stiamo affrontando”.
Respingendo le polemiche, il Presidente della Regione ricorda come questo sia “il momento delle proposte e delle azioni concertate. Dobbiamo tutti lasciare da parte i personalismi e il protagonismo politico per concentrare le nostre energie nella definizione di interventi adeguati alle esigenze della nostra comunità, quelle attuali e quelle che si presenteranno prepotentemente quando finirà l’emergenza. Dobbiamo recuperare quella dimensione di sistema che ha già permesso alla Valle d’Aosta di affrontare con successo le situazioni drammatiche che abbiamo vissuto nel nostro passato”.
Non è pertanto il reintegro della Giunta la priorità secondo il Presidente quanto la raccolta “in uno spazio di piena condivisione” delle “effettive esigenze di tutti gli attori sociali e economici, al fine di massimizzare l’impatto delle misure economiche da mettere.” Ovvero è importante che: “le risorse di cui disponiamo, che non sono infinite, siano destinate nel modo migliore possibile, nell’esclusivo interesse di supportare in maniera adeguata la ripresa della nostra comunità.”
In questa direzione va la proposta di Testolin di istituire “immediatamente un tavolo tecnico e neutro, da inquadrarsi nell’ambito della Finanziaria regionale, che monitori, raccolga ed elabori ogni dato, presentando la sintesi in progress di questa analisi con cadenza periodica; un tavolo che possa esser di aiuto per elaborare un ventaglio di interventi di breve, medio e lungo periodo”.
Infine il Presidente si sofferma anche sulla questione del rinvio delle elezioni regionali ricordando come vi sia stato su questo “un proficuo dialogo con il Ministero dell’Interno”, presso il quale il presidente ha trovato “l’auspicata sensibilità nei confronti dell’autonomia valdostana”. Se a Roma il Governo sta predisponendo una specifica disposizione per quelle regioni che in primavera avrebbero dovuto rinnovare i consigli regionali, in Valle d’Aosta “dovremo anche noi quanto prima provvedere in merito, nell’esercizio delle nostre prerogative di Autonomia speciale”.