Covid, anche la Valle d’Aosta spinge per restrizioni solo ai non vaccinati
Eventuali restrizioni solo per i non vaccinati. Il Presidente della Regione Erik Lavevaz si schiera con gli altri governatori che da giorni chiedono al Governo di prevedere un doppio binario, così come fatto dall’Austria. Una posizione condivisa oggi nella Conferenza delle Regioni e che verrà ora portata all’attenzione del Premier Draghi al quale è stato chiesto dai governatori un incontro urgente.
“Con la Conferenza delle Regioni abbiamo esaminato le nuove linee guida per lo svolgimento delle attività economiche, che affrontano anche l’obbligatorietà del green pass per gli impianti di risalita. – spiega il Presidente della Regione Erik Lavevaz – Abbiamo chiesto un incontro con il Presidente Draghi per mettere al centro l’esigenza dei territori di poter affrontare al meglio questo momento importantissimo. Credo che sia inevitabile, in queste condizioni, che eventuali misure restrittive non vadano a colpire chi ha partecipato al processo di immunizzazione delle nostre comunità”.
Domani il report di monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità darà indicazioni alla cabina di regia sulle “condizioni di salute” delle regioni , ma già oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a “Un giorno da pecora” ha escluso il passaggio in zona gialle di una o più regioni. Le preoccupazioni non mancano anche nella nostra regione, soprattutto in vista della riapertura dal 27 novembre degli impianti sciistici. Con i 67 nuovi positivi di oggi si è arrivati a oltre 100 casi ogni 100mila abitanti nella settimana dal 12 al 18 novembre.
“Siamo di fronte all’avvio di una stagione sciistica che è fondamentale per il rilancio della nostra regione: tutti insieme siamo responsabili perché questo periodo prenda il via al pieno delle sue possibilità. Per questo non mi stanco di ripeterlo ad ogni occasione utile: è evidente che la risposta più efficace alla situazione pandemica è la vaccinazione. Usciremo da questa situazione grazie a chi ha scelto di vaccinarsi. Chi invece ha scelto di sottrarsi a questo gesto civico sta mettendo fortemente a rischio la tenuta del sistema sanitario: ce lo dicono chiaramente i dati a disposizione, a partire da quelli dei contagi di questi ultimi giorni”.
Il Presidente della Regione ricorda, quindi l’ordinanza di ieri sullo stop alle manifestazioni nel centro storico cittadino. “L’ordinanza emessa ieri sullo svolgimento di manifestazioni sul territorio comunale di Aosta dal 19 novembre al 6 gennaio prossimi non intende restringere alcuna libertà o diritto di manifestazione, che sarà possibile esercitare anche in altre aree del centro storico: la norma risponde unicamente alle esigenze della comunità, dell’economia e della salute pubblica, per scongiurare la necessità di imporre restrizioni in un momento cruciale per il rilancio del nostro sistema economico e sociale”.