Cresce il voucher Prima Infanzia: fino a 200 euro al mese a bambino
Buone notizie per chi ha figli ancora non in età scolare. La Giunta regionale ha deciso oggi di aumentare, per il periodo che va dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020, l’importo del voucher Prima infanzia a favore delle famiglie con bambini iscritti e frequentanti gli asili nido pubblici e privati, i nidi aziendali e le tate familiari.
La quota percentuale di riduzione della tariffa a carico delle famiglie passa dal 20% al 40% fino a un corrispettivo massimo mensile di 200 euro/bambino, mantenendo invariate le altre condizioni di erogazione del voucher. Per finanziare l’aumento del valore del voucher la Giunta regionale ha impegnato, nell’ambito del PO FSE 2014/202, la somma complessiva di 600 mila euro.
Sempre in tema di prima infanzia il Governo regionale, nella seduta di oggi, accogliendo le osservazioni del CPEL, ha approvato il Piano di azione per il biennio 2019-2020 per la promozione e il sostegno del sistema dei servizi per la prima infanzia.
È stata quindi disposta l’erogazione di un trasferimento, per l’anno 2019, pari a 4 milioni 88 mila 519,54 euro, da ripartire in proporzione ai posti autorizzati e finanziabili (598 posti di nido d’infanzia e 40 posti di spazio gioco) e di 138 mila 491,87 euro per 52 posti finanziabili di nido aziendale. Per il 2020, è stata disposta l’erogazione di un acconto sui trasferimenti pari a 2 milioni 760 mila euro.
La Giunta ha inoltre stabilito che siano rimborsate agli Enti pubblici titolari di nidi d’infanzia, nidi aziendali e spazi gioco le maggiori spese determinate dalla presenza di bambini con disabilità e le maggiori spese determinate dall’eventuale utilizzo dei mediatori interculturali che si stimano, sulla base della spesa storica, in 300 mila euro.
Le rette per i nidi d’infanzia vanno per i tempi pieni da un minino di 170 euro per Isee fino a 5.999 euro ad un massimo di 750 euro per Isee superiore a 50mila euro. Per l’inserimento a tempo parziale, le tariffe sono riparametrate proporzionalmente sul numero di ore di servizio effettivamente erogate a partire dalle quote dovute per un tempo pieno secondo la fascia ISEE di riferimento.