Crisi di Governo, la soluzione in mano ai movimenti?
Su una cosa sembrano esser almeno esser tutti d’accordo in Consiglio regionale: la palla passa ora ai movimenti. Lo dicono più volte in aula alcuni degli esponenti dei “diciotto”, ma a dirlo a margine dell’adunanza dell’Assemblea regionale è anche la Lega Nord.
“Noi andiamo avanti a testa bassa con il nostro lavoro – sottolinea la Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti – e apriremo un ragionamento al nostro interno per capire quali siano le soluzioni migliori per il bene della Valle d’Aosta”. Soluzioni che al momento non prevedono veti e preclusioni. “In questa fase si parlerà con tutti, poi da lì a prendere delle decisioni ce ne passa…”.
L’obiettivo minimo è di arrivare a diciotto. Numero che qualcuno potenzialmente ha già, ma che non sembra voler ancora giocare, forse perché proprio i movimenti frenano su scenari di nuove maggioranze risicate.
Ne è una prova il comunicato stampa dell’Uv che questa mattina ribadisce come “la soluzione non debba e non possa essere la mozione di sfiducia costruttiva sottoscritta da 18 consiglieri”. Serve un “progetto politico serio, condiviso e soprattutto con contenuti che tornino a dare dignità alla politica”.
Se i 18 di Alpe, Uv, Uvp, Pnv, Stella Alpina e Rini non bastano, i corteggiamenti non possono che rivolgersi a Lega e Mouv’. I due movimenti in questi mesi hanno fatto fronte comune come ricorda l’Assessore al Bilancio, Stefano Aggravi.
“Si riapre una fase dove tutti i giochi sono nuovamente sul tavolo, il numero minimo di diciotto vale per tutti. Da parte nostra il punto di partenza è nei gruppi Lega e Mouv’. Anche con altri colleghi di Giunta si è ben lavorato e si potrà continuare a farlo, ma ognuno dovrà fare chiarezza nel proprio gruppo”.
I tempi per una soluzione della crisi non potranno che esser brevi. “Le sfide sono tante – prosegue Aggravi – c’è un bilancio e una variazione di bilancio da approvare, ma anche altri temi caldi che possono esser affrontati attraverso una continuità o qualcosa di diverso. Bisogna individuare delle priorità, e ce ne sono tante da mettere a fattore comune, ma in modo più preciso, magari nella forma di un contratto di governo. Prima bisogna capire il chi, poi verrà il come, che nascerà dalle interlocuzioni dei movimenti”.
Nel frattempo sulle dimissioni di questa mattina, Presidente e Assessore si dicono soddisfatti del passo indietro di Alpe. “Da mesi invocavano le dimissioni di Certan” ricorda Spelgatti “Finalmente chi fin dall’inizio aveva certi tipi di posizione su alcuni dossier ha fatto la sua scelta” aggiunge Aggravi ricordando le critiche di Certan sull’accordo con lo Stato, dopo però aver votato l’atto in Giunta.
Sulle accuse alla Giunta di non aver fatto nulla in questi mesi: “Non è vero – sbotta Spelgatti – abbiamo buttato fuori la politica dal Casinò, abbiamo fatto un passo avanti sulla scuola di Tzamberlet e abbiamo raggiunto un accordo storico con lo Stato, e su questo faremo chiarezza”.