Cva, la Commissione speciale chiude i lavori fra le polemiche

02 Aprile 2019

La commissione speciale non è riuscita a ricomporre le diverse visioni sul futuro di Cva. Anzi. La spaccatura fra maggioranza e minoranza è ancora più evidente. Con quest’ultima che ha deciso oggi di abbandonare la riunione, non partecipando al voto.La relazione, approvata all’unanimità dalla maggioranza e che dovrebbe ora approdare in Consiglio per metà aprile, tratteggia due possibili scenari: l’approvazione di apposite norme di attuazione e la quotazione di una parte delle azioni su un mercato regolamentato di Borsa italiana, fermo restando la proprietà della Regione sulla maggioranza del pacchetto azionario.

Sulla prima ipotesi, la relazione rileva come, a detta degli esperti, la percorribilità dell’opzione “norme di attuazione”, ai fini della valorizzazione sul mercato, possa presentare una maggiore aleatorietà nei tempi e negli esiti del percorso, rispetto alla linearità delle certezze, anche temporali, che caratterizzano l’iter di quotazione. Avrebbe, invece, diversa natura una norma di attuazione in materia di concessioni che sarebbe da perseguire a prescindere da ogni altra decisione.

Le accuse della minoranza

“La fretta nella gestione dei lavori ha impedito un approccio metodologicamente adeguato, approfondimenti e ampliamenti indispensabili per una valutazione consapevole” lamentano i consiglieri di minoranza. “La volontà della maggioranza di condizionare la scelta in una predeterminata direzione, la quotazione in borsa, ha impedito invece di analizzare i problemi e valutare scenari e soluzioni alternative e ha fatto mancare la possibilità di impostare una relazione finale conclusiva, condivisa e aderente al reale merito emerso dalle audizioni”.  Secondo l’opposizione lo scopo della relazione, approvata oggi dalla maggioranza “è di portare tante e ripetute argomentazioni a sostegno dell’unico scenario preso davvero in considerazione: la quotazione in borsa di Cva”. La minoranza, che aveva chiesto di proseguire il lavoro di analisi, “promuovendo eventualmente la partecipazione e la condivisione della comunità”, accusa infine la maggioranza di aver fatto trapelare alla stampa “indiscrezioni circa decisioni mai prese”,”pressioni indebite e inaccettabili che evidenziano la fretta ingiustificata dalla realtà di fatto”.

La replica della maggioranza

Accuse che vengono rimandate al mittente. I Commissari di maggioranza “respingono con forza le accuse neanche tanto velate rivolte loro in Commissione dalla minoranza di aver fatto trapelare informazioni tendenziose alla stampa, poiché ciò non corrisponde a verità ed è un tentativo di gettare discredito sulle singole persone”. I gruppi di maggioranza ribadiscono “la loro volontà di affrontare il tema del futuro di Cva con il senso di responsabilità, la chiarezza e la lungimiranza che l’argomento richiede e non presteranno il fianco alle speculazioni politiche di una minoranza che trova unità di intenti solo per meri fini di propaganda”.

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