Cva nel mirino del Consiglio regionale
I vertici di Cva nel mirino del Consiglio regionale dopo l’audizione di ieri in commissione. Chiamati, come da risoluzione, a presentare i dati sui rendimenti delle turbine cinesi i responsabili della Compagnia valdostana delle acque non avrebbero portato quanto chiesto.
“Si è fatto spregio ieri di questo consiglio” ha detto in aula Roberto Cognetta del M5S “Il direttore generale si è presentato, nonostante non fosse stato invitato, e ha posto come aut aut per l’audizione dei suoi dipendenti la sua presenza. Siamo dovuti sottostare ad un diktat da parte di un nominato”. Il consigliere grillino ha quindi spiegato che da parte di Cva c’è stato un richiamo alla riservatezza dei dati “salvo poi non fornirci alcun dato. E’ stata una presa in giro”.
A dare manforte al M5S è stato anche Leonardo La Torre, Presidente della II Commissione. “I fatti di ieri non possono essere taciuti. Messi davanti ad una aut aut abbiamo ritenuto più utile però che il dibattito potesse proseguire”. La Torre ha, quindi, chiesto al Presidente del Consiglio di chiarire il ruolo delle commissioni.
Richiesta sostenuta anche da Pierluigi Marquis di Stella Alpina. "Abbiamo assistito con un po’ di imbarazzo ieri alla riunione, quanto accaduto non fa buon nome all’operare della società che rischia di stendere un velo di opacità". Per Claudio Restano di Pour Notre Vallée "Non possiamo permetterci quotidianamente di farci delegittimare dalle stesse persone che retribuiamo anche profumatamente".
Alessandro Nogara di Uvp ha ribadito l'obiettivo dell'audizione di ieri. "L’obiettivo del nostro gruppo era solo quello di definire perché sono stati spesi tutti questi soldi per questo materiale cinese e per quale motivo la durata e i rendimenti hanno dei grossi limiti.".
Sempre su Cva Albert Chatrian di Alpe ha lamentato il mancato rispetto della legge sulla trasparenza nelle partecipate da poco approvata. "Cva non sta pubblicando gli esiti dei relativi affidamenti, delle forniture e dei servizi".