Dal Savt preoccupazione per “la riorganizzazione dei servizi ospedalieri e di emergenza”
Preoccupazione per le notizie sulla riorganizzazione dei servizi ospedalieri e di emergenza territoriale "delle quali, ormai come di consuetudine, si è venuti a conoscenza dai media valdostani, anziché dall’Azienda Usl Valle d’Aosta o dall’Assessorato competente" viene espressa dal Savt Santé.
Sulla centrale unica del soccorso il segretario del Savt Santé ricorda come "la Valle d’Aosta è stata la prima regione italiana ad avere una centrale unica, che ha rappresentato e rappresenta ,nel panorama italiano una eccellenza. Gli investimenti per realizzarla e gestirla, anche nel corso degli ultimi anni, hanno visto l’impegno di ingenti somme per gli apparati tecnologici, per l’acquisto dei mezzi, per le sedi e per la formazione del personale. Risorse che oggi verrebbero buttate al vento, accorpando la componente sanitaria della centrale unica valdostana, alla centrale del Piemonte".
Il sindacato riporta quindi la "sensazione degli operatori, che sia in corso lo smantellamento del sistema di emergenza valdostano, tramite lo spostamento della Centrale e la soppressione delle quattro sedi di emergenza territoriale, con la prospettiva nell’immediato futuro, dell’introduzione magari di soggetti privati nel sistema, cosa che di certo non ridurrebbe i costi di gestione oggi sostenuti ma quasi sicuramente diminuirebbe la qualità del servizio offerto, che, come ricordato prima, ha rappresentato fino ad oggi un fiore all’occhiello della nostra sanità pubblica".
Infine sui nuovi tagli in arrivo dal bilancio 2016 il Savt "esprime le sue apprensioni e lamenta la completa disinformazione alle organizzazioni sindacali e il mancato coinvolgimento delle stesse al fine di individuare il mantenimento dei servizi primari ospedalieri e territoriali".