Dietrofront UV: “Si revochi il bando sui Servizi agli anziani”. Scintille con il sindaco Centoz
Non è la prima volta che la 'luna di miele' tra l'Union Valdôtaine ed il Partito Democratico si inceppa, anche se il danno questa volta sembra ancora più complesso.
Il pomo della discordia è l'ormai noto bando sui Servizi agli anziani del Comune di Aosta che, dopo una serie di contestazioni in fila (da parte politica, sindacale, degli assistenti socio-sanitari e, in ultimo, da parte di Legacoop) ora si avvita su se stesso. All'origine di tutto una lettera firmata dai quattro assessori unionisti (Marcoz, Sorbara, Paron e Lancerotto), a nome dell'intero gruppo consiliare del Mouvement, che chiede “al Sindaco per tramite del segretario generale di formulare una richiesta di parere legale scritto al fine di ritirare/revocare il bando” ritendo oltretutto che contenga “forti criticità”. Missiva inviata dopo un incontro avvenuto mercoledì scorso a Palazzo regionale con tutto il gruppo consiliare ed il presidente della Regione Augusto Rollandin.
A spiegare la scelta ci pensa Marco Sorbara, assessore comunale alle Politiche sociali, sostenitore del bando incriminato sin dalla prima ora: “Abbiamo aspettato il Consiglio comunale – ha commentato – per capire se ci fossero contestazioni sulla delibera, ma ne sono arrivate solamente sul bando. Abbiamo ascoltato la maggioranza delle persone e da assessore mi sono fermato a pensare che se tanti soggetti contestano il bando non possono avere tutti i torti, vista anche la grande presenza all'ultimo Consiglio. Mi auguro che il bando venga sospeso, abbiamo tre mesi di tempo, e fermarsi 15/20 giorni o un mese per avere delle risposte legali non cambia nulla ma riuscirebbe anzi a dare tranquillità a tutti, sia agli anziani che ai lavoratori coinvolti. Non vogliamo che questo bando sembri un atto di forza nei confronti dei cittadini, perché siamo una maggioranza riflessiva, cosciente e capace”.
Atto che sembra segnare una spaccatura all'interno della maggioranza, anche se Sorbara non intravvede conseguenze politiche all'orizzonte. Non un atto di sfiducia al Sindaco Centoz, quindi: “Se qualcuno vuole metterla sul piano politico sbaglia e ha la coscienza sporca, bisogna smetterla di fare demagogia, perché la delibera non è mai stata contestata. Chiediamo che la parte tecnica sia responsabile, come un buon padre di famiglia, e vediamo se si può andare incontro alle esigenze che ci sono state presentate. Non è una crisi politica né altro, ma semplicemente l'amministrare bene”.
Stupito, e non poco, il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz: “È una situazione molto strana – spiega – visto che la scelta politica di andare verso un lotto unico è stata fatta scientemente dall'Union. A giugno sono stato l'unico a voler andare verso due lotti, ed essendo una maggioranza abbiamo trovato una soluzione condivisa. I dirigenti responsabili, poi, hanno messo un visto di legittimità ed ora si chiede un parere legale per ritirare il bando, non per capirne la legittimità, mi pare eccessivo, non condivido”. E poi c'è il dato politico, la spaccatura di maggioranza: “Non lo leggo come atto di sfiducia – prosegue Centoz – e se qualcuno vuole farlo lo faccia pubblicamente. Io non voglio difendere le scelte altrui, qui c'è stata volontà politica dell'UV di fare un appalto unico, io coerentemente ho portato avanti questa linea. Ora se quelle stesse persone vogliono seguire un'altra strada se ne assumeranno la responsabilità. Qui parlano tutti ma nessuno ha fatto un ricorso al Tar, ho chiesto ancora questa mattina, non c'è nulla di protocollato, ed il termine per i ricorsi scadeva il 30 settembre”.